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Il Referendum del 25 e del 26 giugno, sulla ratifica delle modifiche alla costituzione volute dalla destra e' un segnale forte, ma la sua lettura politica e' difficile.
E' probabile che la vittoria sia stata possibile grazie all'appoggio dell'elettorato conservatore cattolico, che ha agito in modo trasversale da destra verso sinistra.
Poiche' il quesito di voto era molto lineare (un si od un no), e' difficile scorporare con precisione le varie componenti politiche. Quello che si puo' dire di sicuro e' che le riforme richieste dalla Lega non sono in linea con la volonta' del paese. Forse la maggioranza degli italiani non vuole piu' vedere un Castelli od un Calderoli al governo.
Personalmente sono sollevato, e penso che un dialogo con la destra progressista sia l'unica strada perseguibile dal governo Prodi, anche sul medio periodo. E' invece necessario isolare e liquidare le componenti secessioniste Italiane, che rimangono forti ma solo per ragioni storiche (l'unita' d'Italia e' stato un sentimento sempre molto, troppo debole).
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Non mi sembra vero di essere tornati al 1992, quando ancora Berlusconi non era in politica. Ci sono voluti tre risultati negativi consecutivi per farlo stare zitto. Normalmente per far uscire di scena un premier con tale esposizione mediatica sarebbe bastato un singolo responso negativo delle urne.
Ochetto usci' di scena appena sconfitto da Berlusconi.
D'Alema volle fare il premier a tutti i costi, non ando' bene e ora parla meno.
Il totale vuoto di idee della destra, che impedisce un ricambio della leadership e' allarmante. Possibile che ne' Follini ne' Fini vedano il baratro? Non ci si rende conto che in cento giorni Prodi e' riuscito a tirare fuori delle idee liberiste migliori dei loro ultimi cinque anni di governo.
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Le ultime dichiarazioni del ministro degli esteri Massimo D'Alema iniziano a preoccuparmi. Infatti, benche' la decisione di intraprendere la missione in Libano abbia ricevuto il placet di quasi tutto il parlamento, di una buona parte della sinistra e anche dell'Europa, essa non e' ancora iniziata. E quindi prevedibile che tra una o due stagioni ci troveremo a piangere qualcuno dei nostri soldati, e infurieranno le polemiche sul "perche' siamo andati la'".
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Il governo, d'accordo con l'opposizione vara un decreto per proteggere la privacy del povero signor "Mario Rossi" (o Bianchi... insomma un nome comune) spiato dai cattivoni di telecom. In pratica si vuole impedire che le scottanti telefonate tra Rossi (Bianchi) e la sua fida commercialista (amante) vengano scoperte.
La cosa parrebbe sensata se non avessimo l'impressione che lo scopo sia VEROSIMILMENTE un'altro.
Infatti un giornare come Repubblica (o il Giornale.. hem...) e' composto da circa 46 pagine. Le intercettazioni sono 100.000 files. Non si puo' pubblicare tutto prima della fine del mondo, e la gente si sa perde interesse dopo circa tre puntate (anche meno...).
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Si dice che il <a href="http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/politica/cdl-3/berlusconi-montecatini/berlusconi-montecatini.html"
malore di ieri accusato da Silvio Berlusconi, gli abbia impedito di dire che stava cercando un delfino da mettere a capo di Forza Italia. Avendo ben presente tutta la vita politica del premier, mi pare plausibile che si trovi in difficolta' a trovare un sostituto.
Forza Italia e' sempre stato uno strumento d'azione dell'ex Premier, e come tale non c'e' mai stata il minimo interesse da parte sua a creare una classe dirigente reale. Schifani, Bondi e a seguire anche lo stuolo di giornalisti schierati (Fede, Feltri) non sono in grado di mettere in piedi discussioni produttive, ma solo di fare propaganda.
Giuliano Ferrarara ha provato a intavolare discussioni sensate, ma e' stato spinto fuori e durante i passati cinque anni del governo di destra la sua (confusa) visione filo-americana, ateo-papista ha fatto pochi proseliti.
Ogni democrazia per funzionare ha bisogno di un'opposizione che abbia una spina dorsale. In italia questo impedirebbe che le spinte centriste e "inciuciare" comuni ad entrambi gli schiermenti creino immobilismo e restaurazione.
Queste spinte sono fortissime anche ora, poiche' la componente centrista e' legata ontologicamente alla componente cattolica, e quest'ultima ha mostrato anche nei giorni scorsi la sua forza: se non e' ammesso fare un po' di satira bonaria sul papa, immaginate provare a parlare di una visione liberale laica...
La nostra destra e' destinata a fallire su questo fronte, con ricadute pesanti in termini di consenso.
La destra appare completamente a pezzi, per mancanza di idee e di persone. La Lega strizza l'occhio al governo (imita molto la politica del vecchio PSI, e forse fara' la stessa fine).
Fini e Casini sono i due pupilli a cui i rispettivi partiti guardano ma hanno entrambi dei problemi di leadership.
Casini avra' difficolta' a raccogliere consenso della parte piu' liberale e laica, i cui voti iniziano a diventare necessari.
Fini ha dimostrato parecchia impotenza politica nei passati cinque anni: per esempio e' si' riuscito a far dimettere Tremonti, ma questo non ha spostato di una virgola la politica economica di Belusconi.
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Da un po' di tempo sto riflettendo su alcuni aspetti della democrazia partecipativa contemporanea, e sul ruolo del capitalismo.
Ho osservato con interesse i movimenti no global, ma ho iniziato ad elaborare una mia personalissima teoria su come va il mondo (chi non lo farebbe al giorno d'oggi?).Esistono diversi aspettti da considerare quando si parla di capitalismo.聽Alcuni sostengono che il capitalismo ha come fine ultimo ammassare denaro, ed incoraggia quindi ad opporsi a questa forza in diversi modi. Alcuni politologi (come il Ginzborg) hanno evidenziato la necessita' di far uscire i cittadini dalla spirale lavoro-consumo che ci relega alla sfera privata, e che agisce come una forza che scoraggia la partecipazione alla vita pubblica.Vi sono tuttavia alcune modeste osservazioni che ho fatto e di cui non ho trovato traccia nel dibattito politico recente.聽Vado quindi ad esporre alcune questioni, che non dubito possano essere spunti di riflessione.聽Il movimento no global sbaglia candeggio?聽Il movimento no global identifica nella "globalizzazione" il nuovo male da combattere. Come si sa la propaganda e' necessariamente fatta di slogan semplicistici, e questo si riflette in modo negativo anche sui movimenti. Pero' affermare in modo forte che la globalizzazione e' un male di per se' e' sbagliato. E' anzi vero il contrario, cioe' che se tutti abbiamo dei punti in comune, questo聽 puo' migliorare la tolleranza reciproca.Lo sfruttamento fatto dalle multinazionali e' sbagliato, ma e' facile per una multinazionale mettersi in regola e "rientrare" nel suo recinto, senza che questo intacchi il suo potere di base. Per cui protestare frontalmente contro i grandi trust (per es invitando al consumo consapevole) e' un'iniziativa encomiabile ma difficile da orientare.Per esempio, da quando "va di moda" il consumo consapevole e l'investimento etico, quasi tutte le realta' "globalizzanti" hanno mangiato la foglia e si sono adeguate.Ora potete trovare eticita' e rispetto dell'ambiente anche nelle grandi multinazionali.聽Questo e' un aspetto positivo, ma non intacca la radice del problema: ci sono multinazionali che con la sola loro presenza possono alterare la politica sociale di interi stati!Mi spiego meglio, attraverso l'esempio delle banche etiche.Semplificando molto, la banca e' un'entita' che prende il risparmio e lo "presta" ad un'impresa/istituzione/stato che ne faccia richiesta, con apposite regole e garanzie.Affinche' il risparmiatore聽 dia i soldi alla banca, egli deve essere ragionevolmente sicuro che ricevera' qualcosa in dietro per questa sua "rinuncia" a dilapidare il tutto in kinder bueno o cioccolato milka.Per questa ragione la banca deve massimizzare il profitto suo e anche del risparmiatore.Per cui e' irrazionale pretendere che la banca faccia una cernita etica e decida in base a questo vincolo a chi prestare denaro o meno.Vediamo perche': io banca posso eticamente decidere di non produrre armi e di dare i soldini solo a chi produce auto.Poi chi produce auto fa un accordo volto a produrre ricchezza con una una societ脿 che produce pistoni militari,聽 posseduta da una societ脿 che vende elicotteri e bombe.聽In tutto questo giro, la banca ha guadagnato eticamente piu' clienti per fare piu' bombe!Come si muove il denaro? Riuscite a "separare" le interconnessioni o a creare un "confine"? Se non ci sono collegamenti diretti e' impossibile.Il problema che il denaro e' stato costruito dall'ingegno umano proprio in modo che non "profumi" o "puzzi" e sia anonimo.Nell'era di Internet sta diventando un po' meno anonimo, ma di poco.Per cui le iniziative come il microcredito聽 sono enconomiabili, ma non sono "caritatevoli" nel senso piu' alto della parola, ne' probabilmente etiche in senso lato, ma solo in senso "riduttivo".Con questo non sto dicendo che non vadano incoraggiate, pero' voglio che si rifletta sul fatto che va fortemente ridimensionata la loro portata sociale.聽聽Che fine stanno facendo i controllori dei controllori?聽La scoperta dello scandalo del WaterGate fu possibile perche' i giornalisti che scrivevano di quei fatti erano in un libero mercato. Il loro referente era in prima battuta il redattore capo, poi l'editore ma alla fine della catena stavano quei cari pupetti che comperavano il giornale e che si chiamavano lettori.Se la cosa fosse stata messa sotto silenzio, i lettori avrebbero smesso di leggere un giornale poco interessante, e loro sarebbero finiti in mezzo ad una strada.Funziona cosi' anche in africa: per quanto triste, la gazza zoppa finisce nelle fauci del leone. Prima che ne rendiamo conto, prima capiamo che cosa non va nel sistema odierno.Ad oggi, nel 2006, in paesi come l'italia succede esattamente il contrario.I proventi per la vendita di un giornale provengono dalla pubblicita' che si cura poco delle opinioni altrui, visto che ne CREA di nuove.Poi ci sono gli editori. Per cui per esempio il Giornale di Feltri non potra'聽 mai e poi mai fare una critica seria ad un esponente di destra.Ne' e' pensabile che un giornale di sinistra faccia lo stesso con Prodi. Al piu' possono dare timidi "suggerimenti".Anche entita' come "Liberta e Giustizia" non sono per nulla indipendenti, ma dipendono da un editore (De Benedetti) che non gradisce si parli bene di Silvietto Berlusconi (cosa peraltro difficile, visto che perfino la moglie se ne lamenta).聽Similmente, alle squadre di calcio non interessa piu' il tifosetto sfigato che va allo stadio. Gli fa guadagnare troppo poco.Chi guida le squadre sono coloro che pagano i diritti TV e chi fa loro i prestiti (le banche).Per la stessa ragione Moggi e la Juve non sono stati adeguatamente punti. In base alle prove la Juventus doveva finire come minimo in serie C.Ma rompere il giocattolo in questo modo era eccessivo.Allora il sistema capitalistico, insieme a quello聽 TV, ha trovato la soluzione di mezzo: breve caduta della squadra in serie B, per poi narrare in due anni il "ritorno" dell'onesta squadra in serie A.Qui non va sottovalutato come alla razionale giustizia sia stata sostituita una sceneggiatura di spettacolo, atta a massimizzare gli ascolti.Difatti impiegare tre anni per tornare a parlare di Juve avrebbe fatto perdere troppi soldi al sistema, e li avrebbe resi degli sfigati senza gesta da raccontare (la gente puo' ricordare al massimo un'anno, per cui se dopo tre anni fosse tornata in A se ne sarebbero accorti in pochi).聽Come combattere per davvero i poteri forti?Ovviamente non ho la risposta, pero' e' indispensabile prendere atto che l'avversario muta strategia molto rapidamente. Il capitalismo premia chi si adatta, non chi ripete per anni le stesse cose.Difatti le ideologie granitiche (comunismo russo) sono morte, quelle dinamiche (comunismo cinese, visione cubana) sono ancora vegete anche se con stati di salute differenti.Lo stesso Bush sta andando fuori moda, perche' far vivere un paese di 300 milioni di persone in uno stato di terrore permanente per guadagnare il predominio sul petrolio e' una vaccata.聽Affinche' il sistema faccia quello che volgiamo noi (in una parola: ci lasci piu' liberi di condizionarlo) e' quindi necessario usare le sue armi contro di lui.Per esempio non e' possibile fermare la coca cola smettendo di berla, a meno che non lo faccia tutto il mondo per almeno un anno (perche' se lo fate per un giorno solo non fallisce mica, sapete?). E sarete d'accordo con me che questa e' un'utopia.Pero' se la coca-cola sfrutta dei bambini per imbottigliare le bollicine, e noi gli facciamo notare questa cosina con dei titoli cubitali sui giornali, e li sputtaniamo?Cosa succede se li sputtaniamo?Loro si adattano! E sostituiscono ai bambini dei pensionati un po' rintronati.E non e' necessario che li sputtaniamo su tutti i giornali del mondo: basta farlo in uno stato, e la globalizzazione poi "processa" questa notizia e la diffonde nel resto del globo. Lo sforzo da compiere e' assai piu' modesto, non trovate?聽Prossimamente su questo schermo, altre idee...聽Quasi dimenticavo: vi prego di lasciare dei commenti, perche' siamo ancora in democrazia, e non ho la verita' rivelata in mano (la tengo in frigo, al fresco).聽聽聽聽聽聽聽
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Il governo Prodi e' appeso ad un filo. Ho votato per questo governo nemmeno nove mesi fa, e ora lo vedo muoversi moribondo. Benche' non mi aspettassi riforme rivoluzionarie, ho salutato con piacere le riforme Bersani, la modesta apertura sui pacs (ribattezzati dico) e la politica di riforma finanziaria, rigorosa e al momento efficace.La fiducia al Senato e' solo uno specchietto per le allodole: e' estremamente difficile che con scarti cosi' minimi (stiamo parlando di manciate di voti, peraltro condizionati da Centristi del calibro di Follini, Casini, Mastella) si possa fare un governo serio e in una direzione precisa.Il mio realistico timore e' che questo governo sia destinato a durare meno di 200 giorni.Inoltre temo che D'Alema trami nell'ombra, e sia in parte responsabile della caduta al senato.Nonostante tutto questo, dico alle forze laiche e riformatrici di sinistra: piu' coraggio, piu' limpidezza, piu' speranza nel futuro!Io sono con voi, e vi giuro che con me c'e' la parte piu' moderna e giovane dell'Italia.
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Francesco Rutelli ha dichiarato che "se fosse stato un semplice deputato, andrebbe al family day". Questa dichiarazione e' a mio avviso penosa e un po' ipocrita.
Premetto che sono a favore dei D.i.c.o., anche nella forma piu' blanda proposta dal governo, e che patti del genere sono gia' presenti nel resto dell'Europa da tempo.
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Stamane come un flash mi sono venute in mente una serie di ragioni politiche, alcune delle quali non proprio "onorevoli", per giustificare la scelta di candidare Veltroni a leader del Pd. Ma iniziamo con ordine...
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L'ondata di indignazione sollevata da Grillo al V-day, e' piovuta inaspettata
sia sui giornalisti che sui politici.
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