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Sono convinto che parlare delle prodezze dell’attuale presidente degli Stati Uniti possa solo amplificare la pubblicitá delle sue idee strampalate. Restano sul tappeto i fatti peró, e su questi un pó di riflessioni vanno fatte.
In questi ultimi cinque giorni, abbiamo assisito al balletto dazi si, dazi sospesi, dazi forse.
Ho iniziato a scrivere questo articolo un mese fa, cercando di raccogliere mentalmente l’enorme elenco di iniziative strampalate portate avanti da Trump. Non è bastato attendere, per sperare che la polvere delle sue azioni si depositasse! Proviamo a fare qualche riflessione in ogni caso, perché i fatti hanno tale portata da non poter essere ignorati.
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La sezione politica di Gioorgi.com sta tornando! Ma commenteremo solo i fatti salienti e che meritano… …a tal proposito è mia ferma intenzione non commentare le sparate del POTUS attuale (Donald Trump) che chiameremo d’ora in poi il “Caciaball”, vista la sua tendenza a fare spararte piú simili al piano politico di un Jocker della D.C. comics che a quelle che il suo ruolo richiederebbe.
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Meloni è riuscita ad ottenere la liberazione di Cecilia Sala in un tempo record, cedendo probabilmente alla richiesta dell’Iran di liberare Abedini. In ogni caso ha dimostrato di saper fare il presidente del Consiglio dei ministri, con una visita lampo in America in cui probabilmente il dossier Abedini/Sala è stato messo sul tavolo.
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Ecco la lettera della preside del Liceo scientifico di Firenze “Leonardo Da Vinci”, scritta a fronte del pestaggio avvenuto davanti alla suo scuola ad opera di ragazzi contro altri ragazzi:
Cari studenti, in merito a quanto accaduto lo scorso sabato davanti al Liceo Michelangiolo di Firenze, al dibattito, alle reazioni e alle omesse reazioni, ritengo che ognuno di voi abbia già una sua opinione, riflettuta e immaginata da sé, considerato che l’episodio coinvolge vostri coetanei e si è svolto davanti a una scuola superiore, come lo è la vostra. Non vi tedio dunque, ma mi preme ricordarvi solo due cose.
Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti. ‘Odio gli indifferenti’ – diceva un grande italiano, Antonio Gramsci, che i fascisti chiusero in un carcere fino alla morte, impauriti come conigli dalla forza delle sue idee.
Inoltre, siate consapevoli che è in momenti come questi che, nella storia, i totalitarismi hanno preso piede e fondato le loro fortune, rovinando quelle di intere generazioni. Nei periodi di incertezza, di sfiducia collettiva nelle istituzioni, di sguardo ripiegato dentro al proprio recinto, abbiamo tutti bisogno di avere fiducia nel futuro e di aprirci al mondo, condannando sempre la violenza e la prepotenza. Chi decanta il valore delle frontiere, chi onora il sangue degli avi in contrapposizione ai diversi, continuando ad alzare muri, va lasciato solo, chiamato con il suo nome, combattuto con le idee e con la cultura. Senza illudersi che questo disgustoso rigurgito passi da sé. Lo pensavano anche tanti italiani per bene cento anni fa ma non è andata così.
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Cinque anni fa ci siamo sorbiti gente che credeva nei chip impiantati con il vaccino, nei complotti più improbabili e in immonde proposte (“uscire dall’Europa!”, di cui si beava Salvini ma non solo).
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Il governo Meloni ha iniziato a governare, con i suoi ministri.
Governare l’Italia è un compito complesso e spesso una mission impossible. Se gli americani percepiscono lo Stato come un intralcio, gli Italiani vanno oltre e cercano di evitarlo come la peste, sia in termini di insofferenza conclamata sul pagamento dei tributi, che in generale su polemiche infinite su qualsiasi provvedimento.
Però il Conte1 ha mostrato una bella corazzata di ministri incompetenti, alle prime armi, creduloni (terrapiattisti o no-vax antelucani) e quindi fare meglio si può, basta stare zitti: cosa che però non è riuscita benissimo negli ultimi due mesi, come vediamo più sotto….
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… non governa.
La sinistra progressista non è riuscita in questi anni a
- Semplificare le adozioni
- Rendere l'eutanasia sicura e praticabile
- Rendere semplici le unioni gay
- Depenalizzare lo spaccio di droghe leggere (non legalizzarlo eh!)
- Rendere la legge sull'aborto 194 applicabile indipendentemente dal numero di obiettori in ogni ospedale
- Mettere i giovani al centro del lavoro, invece che del precariato
- Parlare di quote rosa, di fatto premiando spesso i maschi del partito
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Commentiamo con questo primo articolo il risultato delle elezioni 2022, che vedono la vittoria di Fratelli d’Italia, anche a “scapito” dei suoi alleati, una “tenuta” rispetto alle aspettative dei M5S, mentre una cocente sconfitta di PD e Lega.
C’è una cosa che non supporto nella retorica di Meoloni e Salvini: l’idea che esista un “canone” di famiglia, religiosità, sessualità, e che chi non si uniforma sia “fuori” dai loro circoli, anziché una persona da accogliere.
Lo stesso si potrebbe dire anche per la sinistra politically correct, che a mio avviso a spinto troppo sui concetti di identità liquida creando una certa confusione sarebbe altresì necessario che sia ancora possibile fare satira su questi argomenti, e invece sembra proprio che una certa cultura condanni qualsiasi battuta; per es la serie Friends vista con gli occhi di ora è piena di body shaming e sessismo… ma fa satira appunto sulla società e la sessualità, per cui a nostro avviso non è negativo a meno di non prenderla seriamente.
Non fraintendetemi: ritengo che per quanto riguarda l’identità sessuale ognuno possa definirsi come vuole (etero, bisessuale, maschio che si sente donna, e viceversa) nei limiti del rispetto degli altri.
In questa faglia culturale si innesta il “Fascita puccioso”, il ritorno a una visione chiusa e limitata (patria, famiglia, religione) che ha fatto la fortuna di un certo leghismo della seconda fase, e di cui ora Giorgia Meloni tenta di raccogliere i frutti, pittandosi la faccia di europeismo-friendly last minute
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Come orientarsi per le prossime elezioni?
Metto in fila un po’ di considerazioni squisitamente personali, senza voler essere di parte ma neppure completamente “apolitico”, sorry.
Premessa: l’obiettivo è trovare un premier, con una maggioranza più o meno stabile e una serie di linee guida macro (che non siano piantare un milione di alberi o robe così).
E sì, esprimo le mie opinioni personali, senza offendere nessuno e senza sentirmi migliore degli altri, ma neppure un ciulottero qualsiasi. Let’s start
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Ieri il governo Draghi è caduto, in un modo un po’ grottesco.
Draghi ha posto le sue condizioni, e ha chiesto a tutte le forze politiche di stare nel solco di un governo di unità nazionale, esprimendo le sue opinioni sulle passate riforme, e ponendo in pratica un aut aut.
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La rielezione di Mattarella, simmetrica a quella del suo predecessore Napolitano, unita al fatto che si tratta di figure di garanzia provenienti da sinistra, ci dice almeno due cose.
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C’è un bellissimo pezzo di Luca Sofri, che ci fa riflettere sulla mirabolante idea della
democrazia diretta, tanto cara al M5S, e della cui zoippicante implementazione sofware noi siamo stati dubbiosi in tempi non sospetti.
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Ritengo abbastanza sterile la notizia del rolex di uno dei candidati di Calenda, che ha scatenato l’odio in rete, poché criticava il reddito di cittadinanza. Però l’evento aiuta a spiegare spesso le dinamiche italiane. Ci sono parecchi dati che certificano che il reddito di cittadinanza non ha creato più lavoro, e quindi ha fallito. Mi ricordo che molti evidenziavano questo rischio proprio poco prima che fosse approvato.
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