Mentecatti al governo

Cinque anni fa ci siamo sorbiti gente che credeva nei chip impiantati con il vaccino, nei complotti più improbabili e in immonde proposte (“uscire dall’Europa!”, di cui si beava Salvini ma non solo).

Ora la premier Meloni inizia a fare i conti con il suo bagaglio di dirigenti: gente (Donzelli) che accusa l’opposizione rivelando segreti istruttori, e riducendosi a bastonare un tizio (Cospito) che santo non è, e sta “solo” esercitando uno dei suoi pochi diritti (lo sciopero della fame).

In tutto questo bailamme di accuse un po’ grossolane all’opposizione (pericolosa come un coniglio), la premier se ne esce con l’affermazione “Abbassiamo i toni”… peccato che siano persone del tuo partito ad averli alzati, Giorgia: un mezzo autogol, che tradisce una  inesperienza da colmare in fretta.

In questi cento giorni e’ sempre piu’ evidente l’incapacita’ di questo governo si super destra di avere idee vagamente innovative; a sprazzi ci sono idee iper-reazionarie (come suggerire l’umiliazione a scuola come un valore, da parte del ministro Validitara) oppure cercare di rimuovere quelle poche cose comode (come lo SPID) e in generale gettando fumo negli occhi dei loro elettori (che sono in prestito, nel senso che molti vogliono poter ridurre la pressione fiscale e stop, poco importa cambiare la costituzione a costoro).

Perche’ e’ furi di dubbio che il governo ha zero interesse ad uscire dal seminato impostato da Draghi, finche’ sara’ critico trovare energia e impopolare abbracciare Putin (di cui ricordo a destra e’ grande fan…un comunista!… vabbe’).