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Bill Gates ha detto che tendiamo a sovrastimare gli avanzamenti tecnologici dei prossimi due anni e a sottostimare quelle dei prossimi dieci.
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Al giorno d’oggi si hanno tanti account, con tante password. Più una password è diversa dalle altre meglio è. Ma come proteggerle, evitando di segnarne sempre il meno possibile? Sotto MacOSX c’è il Keychain, ovviamente incompatibile con windows e linux.
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Abbiamo fatto una rapida analisi dell’ Apple iPad in un articolo precedente: vediamo questa volta come l’iPad si inserisce in una possibile strategia globale dell’azienda di Cupertino.
La maggior parte delle osservazioni che faremo sono corroborate da accadimenti storici, il resto sono previsioni di breve termine ma illuminanti.
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Nel primo dei nostri articoli abbiamo analizzato in modo dettagliato il successo dell’iPod. Vogliamo ora prendere in considerazione il caso dell’iPhone, che sta riscuotendo un buon successo e che nato (quasi) dal nulla è diventato un prodotto vincente.
Quando un grande player vuole affacciarsi in un mercato che non conosce, deve stare molto attento. Lo sa bene la Microsoft, che con Zune e XBox ha creato una buona base di utenti, ma a faticato non poco per affermarsi e ha dovuto lavorare molto sull’aspetto di management più che su quello commerciale. Inizieremo con un esempio per spiegare la stragegia dell’iPhone di Apple.
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Grazie al periodo natalizio, pieno di Regali, la redazione di Gioorgi.com è riuscita a guardare da vicino l’Apple iPhone 3G, chiamato anche “Melafonino”.
Così abbiamo iniziato a fare una serie di considerazioni sull’iPhone e abbiamo tratto delle conclusioni interessanti. In questo primo articolo inizieremo a parlare di iPod, per poi introdurre l’argomento iPhone in un secondo intervento.
Negli ultimi due anni e mezzo la Apple ha iniziato a trasformarsi da società venditrice di Personal Computer di fascia alta con una forte riconoscibilità, ad un a società che aspira a vendere apparecchiature avanzate di diverso tipo. Questo percorso è iniziato con l’iPod, ed è poi proseguito con l’iPhone. Si noti che questa strategia si è affinata nel tempo. Inizialmente l’iPod sembrava più un gadget per veicolare e rafforzare l’iTunes Music Store. L’avventura del negozio on line di musica era molto rischiosa: innanzitutto perché esistevano (ed esistono) già innumerevoli servizi similari, e poi perché il loro successo era risibile. Microsoft ha faticato non poco a entrare in questo mercato, e lo ha rafforzato con Zune solo dopo che l’esperienza della Apple era parsa convincente in quel di Redmond.
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