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La settimana scorsa si è formalmente concluso il percorso politico di Alleanza Nazionale.
Fini ha confermato che il leader del Partito delle libertà (PDL for friends) è sempre il Grande Silvio, affermando però che non bisogna lasciarsi andare al culto della personalità (un rischio già preso dai numerosi vassalli del Belusconismo...).
[Aggiornato!]
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Il dirompente successo dell' "Italia del fare", tutte decisioni e niente discussioni del primo ministro On. Silvio Berlusconi richiede una riflessione profonda sulla politica prossima ventura in Italia.
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Col voto di martedì i cittadini della West Coast hanno respinto ad ampia maggioranza gli interventi fiscali (un’addizionale dell’1% sull’imposta di consumo, un aumento della tassa di circolazione e un incremento dello 0,25% dell’Irpef californiana) coi quali il governatore e il Parlamento dello Stato avevano deciso di colmare un deficit di bilancio di ben 21 miliardi di dollari. L'unica «proposition» approvata è quella che vieta ogni aumento retributivo per parlamentari e pubblici amministratori quando il bilancio è in passivo (ieri sono stati ridotti del 18% gli stipendi dei funzionari dello Stato con cariche elettive).
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Non siamo mai stati dei simpatizzanti di Mr Berlusconi Silvio, sulle pagine di Gioorgi. Non ci è mai piaciuta la sua politica, nessuna sua proposta o tentazione anti-legale, anche se ogni tanto il suo humor da barzellettiere ci ha fatto ridere.
La vita personale del signor B. non è per noi significativa: sono i fatti politici che ci interessano.
In Italia (contrariamente all'America e ad una certa Europa), la vita privata di un premier non è mai stata motivo di dimissioni. E tra un incolore Andreotti e un frizzante Berlusca, sarei tentato di preferire il secondo, se non ci fossero risvolti penali.
Questo non ci esime però da alcune osservazioni sulle notizie che circolano, e che sembrerebbero avere ripercussioni politiche.
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Lettere a mio figlio: semplificazionismo
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Ciao bimbo mio, mancano approssimativamente 210 giorni prima della tua nascita. Il tuo papà e la tua mamma vorrebbero sapere prima il tuo sesso, più che altro per comperarti un pigiamino del colore giusto, come moda comanda. Non che ci siano molte scelte: se sei maschietto il pigiamino sarà blu, se sarai femmina sarà rosa.
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La britannica Nature, una delle più antiche ed importanti riviste scientifiche, forse, in assoluto quella considerata, insieme a Scienze, di maggior prestigio nell'ambito della comunità scientifica internazionale, il 7 agosto, in un dettagliato articolo dal titolo "Clean hands, please" (Mani pulite, per favore) avverte: "...Per di più le connessioni tra i Ministeri della sanità e del welfare con il sistema industriale sono sgradevolmente strette: per esempio la moglie del ministro Maurizio Sacconi è direttrice generale di Farmindustria, l'associazione che promuove gli interessi delle aziende farmaceutiche ... Infatti il Governo Berlusconi ha già manifestato l'inquietante tendenza di permettere a interessi industriali di estendere la loro influenza su agenzie dello Stato". Nature, che, a differenza di quanto accade nel nostro Paese, dove la memoria viene considerata ingombrante, ricorda che gli scandali nel nostro Ministero della Salute abbiano origini lontane risalendo ai tempi dei De Lorenzo, dei Poggiolini, ecc. "Il Governo", conclude Nature, "dovrebbe pensare due volte se può essere il caso di riaprire la porta che è stata sbarrata dopo il caso Poggiolini". Ma vi siete mai domandati perché in tv appare sempre il viceministro alla salute Fazio ed il Ministro Sacconi no? Ma è normale che per sapere cosa è avvenuto e cosa ancora avviene in Italia, dobbiamo leggere la stampa estera?
Sì e normale, anzi tra un pò i giornali non parleranno più di nulla che Berlusconi non voglia. -
Negli ultimi due anni in Italia abbiamo assistito al fallimento del'Ulivo come colaizione di centro sinistra di grande respiro (dopo la repentina caduta del II governo prodi) e della consacrazione a statista storico di Silvio Berlusconi (dopo oltre 15 anni di vita politica sulle spalle).
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Ciao bimbo mio, oramai è assodato che sei un maschietto, e secondo i calcoli mancano meno di 120 giorni alla tua nascita.
Martedì 29 dicembre 2009, per la precisione, siamo entrati nella ventesima settimana, la metà del tempo necessario a generarti in modo completo.
Io e tua madre stiamo ancora discutendo sul nome da darti, e credo che lo decideremo solo dopo averti visto bene in faccia.
Poiché ti sarà facile scoprire cosa ti si affaccia al mondo, ti dirò che cosa c'era prima che tu nascessi
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