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C'è una riflessione profonda fatta da Roberto Toninello sul Post.it
L'articolo merita di essere letto ma il succo è questo: il governo festeggia l'abolizione di vitalizi che portano un risparmio di quaranta milioni di euro, l’anno. Peccato che queste sono noccioline in confronto a quanti miliardi vengono "trasferiti", per ogni aumento dello spread, dai poveri ai ricchi speculatori. Toninello lo chiama Robin Hood alla rovescia. In pratica in termini economici vale molto di più una cavolata detta da Di Maio/Salvini/Conte/Tria che fa impennare lo spread rispetto ad una faticosa legge approvata in parlamento, su cui peraltro sono d'accordo.
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Sembra che questo governo non tranquillizzi proprio i mercati. Il grafico BTP Italia/BUND 10 dell’ultimo anno…
Mostra chiaramente che il governo giallo-verde tiene nervosi i mercati. Se giocate in borsa, forse è il caso di non perdere di vista i vostri investimenti finanziari, ad Agosto
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Dopo averci fatto perdere quasi tre settimane a discutere della manovra, il governo l’ha cambiata almeno per tre quarti.
Le nuove proposte prevedono:
- l'abolizione delle province (ma non avevano appena votato per tenerle, anche con il placet dell'opposizione?!)
- il dimezzamento dei parlamentari. Questa è un'ottima cosa
- l'abolizione del contributo di solidarietà
- una fantomatica lotta all'evasione fiscale "scaricata" sugli enti statali (comuni, regioni, visto che le province se ne smammano). L'ipocrisia qui è dovuta al fatto che siamo passati dal paese che ""
Il premier non vuole l'aumento dell'IVA, ma mancano all'appello quasi 5 miliardi, e quindi molto probabilmente tale aumento ci sarà.Della manovra presentata tre settimane fa c'è rimasto solo un quarto circa: ci chiediamo come la BCE possa vedere un azione di questo tipo, e i mercati come possano darci credibilità.La maxi-patrimoniale paventata è diventata un giro di vite sulle società di comodo alle quali i lavoratori autonomi intestano spesso appartamenti, auto di lusso e barche.Oltre a questo, gli statali e le coop sono le entità più vessate. L'attacco alle coop è ovviamente un attacco a quella modalità di fare business cara alla sinistra, e anche la "vessazione" degli statli rientra in questo progetto.In sintesi da un lato si riduce l'attacco al ceto medio, ma dall'altro ci si indirizza verso una politica a basso/nullo investimento sul futuro. E' forse venuto il momento di riconoscere che Berlusconi con i suoi 75 anni di età non è quella forza giovane e fresca che ci serve per uscire dalla crisi? -
Speriamo che questa manovra non sia così pessima come appare…ho seguito personalmente la conferenza stampa di venerdì sera, e sono qui a darvi le mie impressioni, dopo doverose riflessioni e la lettura dei maggiori quotidiani italiani.Leggiamo su Repubblica, che la manovra in atto prevede 45 miliardi aggiuntivi in due anni.
http://www.repubblica.it/economia/2011/08/12/dirette/crisi_italia_12_agosto-20347856/?ref=HREA-1
Per fortuna la memoria storica di Wikipedia e di Repubblica (http://www.repubblica.it/online/fatti/rifondazione/prodi/prodi.html) ci ricordano che nel 1996 fu varata una finanziaria di 62.500 miliardi di lire, cioé circa 31 miliardi di euro al cambio fisso. Quella manovra fu varata dal governo prodi per “entrare in Europa” e fu considerata un vero salasso; tale “contributo straordinario” non fu completamente restituito due anni più tardi.
Ora si parla di un “addon” di 45 miliardi in due euro, e da più parti si dice che sia la manovra più grande della Repubblica.
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Brelusca World: la finanziaria
Jul 9, 2010 · 2 min read ·In questi giorni in Italia si sta discutendo sulla manovra economica prossima ventura. Il presidente del consiglio, mr B. ha detto “ghe pensi mi” a far quadrare tutto. Vediamo i fatti.
Il ministro dell’Economia Tremonti ha imposto una manovra da 25 miliardi di euro, circa 50.000 miliardi delle vecchie lire. Per fare un paragone, il primo governo Prodi fu costretto a varare una manovra da 60.000 miliardi di lire per entrare in Europa.
Sembra quasi che ne siamo usciti!
La cosa più sconcertante è che in questo governo non è possibile discutere delle decisioni del duo B&T: Tremonit esige, Berlusconi non può opporsi ai numeri. Per cui ogni ministero si è messo allegramente a tagliare, inventando decurtazioni umoristiche (come il taglio delle tredicesime delle forze di polizia) salvo poi ritornare sui suoi passi appena la “boiata” è risultata palese.
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Badge ai ragazzi, display in aula e la preside che tiene tutto sotto controllo attraverso l'Pod: nell'istituto Bertarelli, a Porta Romana, il computer registra anche voti, note e progetti didattici. Costo: 20mila euro. Da coprire attraverso gli spot degli sponsor che saranno trasmessi sui monitor dei corridoi
Incredibile a dirsi, ma qualcosa si muove nella scuola italiana: nonostante il disinteresse della politica, c'è ancora voglia da parte dei docenti di fare la differenza, partendo dal basso. Speriamo che le future politiche del governo pensino ad investire nella scuola pubblica, invece che fare concessioni a pioggia alla scuola privata. Il leit motiv che dice che la scuola privata fa un servizio pubblico è una contraddizione in termini: sarebbe vero se la scuola privata non fosse a pagamento. Di questo passo, anche il gioielliere verrà acclamato come un benefattore pubblico... -
Abbiamo fatto una rapida analisi dell’ Apple iPad in un articolo precedente: vediamo questa volta come l’iPad si inserisce in una possibile strategia globale dell’azienda di Cupertino.
La maggior parte delle osservazioni che faremo sono corroborate da accadimenti storici, il resto sono previsioni di breve termine ma illuminanti.
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C'è stata molta eccitazione intorno alla presentazione dell'iPad da parte della Apple.
Il prodotto finale risulta una specie di "iPhone più grosso", con funzionalità simili al Kindle di Amazon, che ovviamente consta circa 200 dollari di meno.
E allora dove sta la novità, la geniale lungimiranza di Steve Jobs?
In realtà l'iPad è un passo avanti nel tentativo di creare un ecosistema che faccia terra bruciata dei concorrenti, come già è successo per l'iPhone ("il solito cellulare touch..."ricordate?): vediamo perché.
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Zopa (acronimo di Zone of possible agreement) è un network peer to peer di prestiti on line, gestito da Maurizio Sella (cugino di quarto grado dell’ omonimo ex presidente dell’ Abi, per i dettagli consultate questo articolo del Corriere del 12 maggio 2008).
Zopa è il tentativo di offrire un intermediario (alla eBay) tra chi offre credito e chi lo richiede. Peccato che Zopa non fornisca nessun tipo di garanzia a chi offre il credito: in pratica non è una banca, e quindi agisce in un contesto leggermente diverso.La situazione si è fatta più scabrosa il dieci luglio; infatti sul sito Zopa si legge cheIn data 10 luglio 2009 è stato notificato a Zopa il decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze che, su indicazione di Banca d'Italia, ha cancellato dall'elenco degli intermediari finanziari ex art. 106 la nostra società. Come conseguenza immediata ci vediamo costretti a sospendere la trattazione di nuovi prestiti e l'ingresso di nuovi Prestatori.
Leggiamo su Repubblica che "La contestazione nasce dal fatto che c' era una giacenza sul Conto Prestatori Zopa, in attesa di uscire come prestito".Un articolo del “Corriere della sera” del 25 luglio ci dà maggiori dettagli:
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da Scoperta truffa a Telecom ItaliaFrode informatica per 50 milioni Corriere della Sera .Scoperta truffa a Telecom Italia
Frode informatica per 50 milioni
Operazione «sim e Napule». Arrestati esponenti clan Contini. Ricaricate illegalmente circa 35mila schede
Questa notizia è stata riportata anche da Audiocast:
[la truffa è stata organizzata da] organizzazioni camorristiche che, tramite l'utilizzo del personale addetto alle pulizie nella sede di Napoli, riuscivano ad entrare nei computers del call center ed a ricaricare abusivamente decine di migliaia di SIM che poi venivano utilizzate per chiamate ai numeri ad alta tariffazione (899 e simili), riconducibili alla malavita organizzata, che così ha intascato ben 50 milioni di euro in un paio d'anni. Quello che sorprende è come sia possibile che una truffa del genere, posta in atto in modo così banale non sia stata scoperta immediatamente: come è possibile che una società che opera in un settore altamente tecnologico non sia in grado di verificare immediatamente ed automaticamente che non c'è corrispondenza tra quello che viene pagato dagli utenti e quello che viene ricaricato sulle schede SIM?
Questo fatto è grave sia per l'entità della truffa (50 milioni di euro, che in tempo di recessione sono comunque una cifra di tutto rispetto) sia per la banalità con cui è stata attuata. Come è stato possibile? La risposta a nostro avviso è semplice: Telecom Italia ha ricavi per più di 7000 milioni di euro, per cui questa truffa ha le dimensioni di "qualche spicciolo", e quindi non è stata nemmeno notata.Però sorgono dubbi su come venga gestita un’azienda che perde introiti di queste dimensioni…
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La soglia di sbarramento al 4% è la fine dei partitucoli
Feb 4, 2009 · 2 min read ·
Si possono trovare parecchi articoli sui giornali, riguardo la legge che impedisce l’ingresso in parlamento ai partiti che non superano il 4% dei voti. Un articolo di Repubblica chiosa un sondaggio effettuato tra gli elettori. A nostro avviso è estremamente importante questa legge, che non si è riuscita a fare prima. Potenzialmente con una soglia al 5% è teoricamente possibile trovarsi in parlamento con una decina di partitucoli (10x5%=50%) che in pratica sbarrerebbero la strada a qualsiasi tipo di riforma a chi dovrebbe aver ricevuto la maggioranza relativa (in Italia i partiti più grandi veleggiano intorno al 30-35% dei voti).
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Leggendo da ComScore la seguente statistica sul numero di utenti che si connettono ad Intenet, mi sono permesso di fare qualche osservazione:
Popolazione connessa a internet (Fonte comScore) 1. China: 179,7 milioni Ma ricordate la censura... 2. United States: 163,3 milioni Ma sono in crisi…
Read MoreNegli anni 80 nessuno parlava del debito pubblico. Il Bagaglino ci fece anche uno sketch in cui alla fine vinceva Craxi perché sparava una cifra oscenamente alta, per poi spaventarsi di aver vinto.
Ora sappiamo che quella satira era più aderente della realtà di quello che pensiamo, difatti è notizia di questi giorni che:
Debito Pubblico da Record. A ottobre si è attestato a 1670 miliardi. Le entrate tributarie crescono a 344 miliardi
Per fortuna, grazie al bipolarismo ora lo sappiamo...
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