Spread e spumante – The Money Box

C’è una riflessione profonda fatta da Roberto Toninello sul Post.it

L’articolo merita di essere letto ma il succo è questo: il governo festeggia l’abolizione di vitalizi che portano un risparmio di quaranta milioni di euro, l’anno. Peccato che queste sono noccioline in confronto a quanti miliardi vengono “trasferiti”, per ogni aumento dello spread, dai poveri ai ricchi speculatori. Toninello lo chiama Robin Hood alla rovescia. In pratica in termini economici vale molto di più una cavolata detta da Di Maio/Salvini/Conte/Tria che fa impennare lo spread rispetto ad una faticosa legge approvata in parlamento, su cui peraltro sono d’accordo.

La conclusione ti cambia il modo di pensare:

Se per aumentare il debito pubblico di un misero 0,8%, cioè dal più tranquillo 1,6% al 2,4%, che significa spendere 13 miliardi di euro in più, questo fatto mette in moto un meccanismo che in prospettiva ci costerà diverse decine di miliardi di interessi sul debito, allora abbiamo abolito la povertà, oppure abbiamo sottratto soldi alla spesa sociale per destinarla alla finanza internazionale?Purtroppo è vera la seconda che hai letto. Robin Hood alla rovescia.

Source: Spread e spumante – The Money Box

Per cui la conclusione è che tenere basso lo spread è assai più efficace che elargire un sussidio di disoccupazione, almeno finché i rapporti economici in gioco saranno quelli delineati.

Cioé finché per ottenere il reddito di cittdinanza dovremo indebitarci. E’ finito il tempo dei dilettanti in politica: in un’epoca con crescita economica nulla o recessiva le parole pesano come pietre e condizionano il nostro mondo. Le prossime guerre saranno economiche, e le parole conteranno come la fanteria d’assalto.