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Non mi sembra vero di essere tornati al 1992, quando ancora Berlusconi non era in politica. Ci sono voluti tre risultati negativi consecutivi per farlo stare zitto. Normalmente per far uscire di scena un premier con tale esposizione mediatica sarebbe bastato un singolo responso negativo delle urne.
Ochetto usci’ di scena appena sconfitto da Berlusconi.
D’Alema volle fare il premier a tutti i costi, non ando’ bene e ora parla meno.
Il totale vuoto di idee della destra, che impedisce un ricambio della leadership e’ allarmante. Possibile che ne’ Follini ne’ Fini vedano il baratro? Non ci si rende conto che in cento giorni Prodi e’ riuscito a tirare fuori delle idee liberiste migliori dei loro ultimi cinque anni di governo.
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Personalmente sono sempre stato critico verso le corporazioni dal sapore protezionistico che vi sono in Italia. Anche se e’ difficile da rilevare, nel nostro Paese vi sono parecchi ordini professionali in trincea, pronti a difendere i loro privilegi con i denti. Gli onorevoli con le auto blu sono solo la punta dell’iceberg. In America e’ possibile comperare un’auto facendo un semplice atto di possesso, senza nemmeno passare per un notaio. Da noi per qualsiasi transazione finanziaria di questo tipo bisogna servirsi della consulenza di fin troppi figuri. Ci sono voluti anni prima di vedere dei giornali in vendita nei supermercati, e ora finalmente potremo anche comperare dei farmaci da banco. Ora i tassisti hanno paura di perdere dei diritti acquisiti, e posso capire il loro punto di vista. Vi chiedo solo una cosa: se ognuno di noi continua a difendere il proprio asfittico orto, potremo mai crescere e uscire da una crisi, che negli ultimi tre anni ci ha ricacciato in fondo alle classifiche di competitivita’ europea? E’ il caso di dare una chance alle <a href=“http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/economia/conti-pubblici-8/liberalizzazioni/liberalizzazioni.html"
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Steve is not a normal solution provider.
Steve is the final destination for Project Management troubles.
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Il Referendum del 25 e del 26 giugno, sulla ratifica delle modifiche alla costituzione volute dalla destra e’ un segnale forte, ma la sua lettura politica e’ difficile.
E’ probabile che la vittoria sia stata possibile grazie all’appoggio dell’elettorato conservatore cattolico, che ha agito in modo trasversale da destra verso sinistra.
Poiche’ il quesito di voto era molto lineare (un si od un no), e’ difficile scorporare con precisione le varie componenti politiche. Quello che si puo’ dire di sicuro e’ che le riforme richieste dalla Lega non sono in linea con la volonta’ del paese. Forse la maggioranza degli italiani non vuole piu’ vedere un Castelli od un Calderoli al governo.
Personalmente sono sollevato, e penso che un dialogo con la destra progressista sia l’unica strada perseguibile dal governo Prodi, anche sul medio periodo. E’ invece necessario isolare e liquidare le componenti secessioniste Italiane, che rimangono forti ma solo per ragioni storiche (l’unita’ d’Italia e’ stato un sentimento sempre molto, troppo debole).
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Lois Lane is based on Wamber, a blog system made by William McVey and then adapted by Giovanni giorgi (the writer of this note)
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