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Il dirompente successo dell’ “Italia del fare”, tutte decisioni e niente discussioni del primo ministro On. Silvio Berlusconi richiede una riflessione profonda sulla politica prossima ventura in Italia.
Su Gioorgi.com abbiamo già iniziato ad analizzare la parabola che ha portato Silvio dalla semplice discesa in campo ad una stabile affermazione politica. In quell’articolo abbiamo anche evidenziato il modo tutto italiano di vivere il bene pubblico.
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Siamo lieti di dare risalto alla seguente iniziativa, chiamata All4Web, che si terrà l'8 maggio prossimo venturo:
All4web nasce dalla collaborazione di alcune community e user group del panorama italiano del web. Le community e gli user group sono i luoghi dove persone, con una passione e competenze sopra la media, si confrontano e trattano i più disparati argomenti in ambito IT e Design rendendo questi spazi, seppur virtuali, unici nel loro genere. Partendo da questa consapevolezza l'iniziativa vuole essere un momento dove raccogliere nello stesso luogo realtà diverse per trattare argomenti trasversali, multi disciplinari senza per questo precludersi la possibilità di affrontare argomenti specifici delle singole realtà. [...]
La partecipazione a all4web è gratuita. L’evento è realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Informatica dell’Università di Milano Bicocca che ospita la manifestazione.
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Nei precedenti articoli abbiamo visto come creare un applicazione Java agile, evitando il blasone delle specifiche J2EE. Dopo aver valutato (scartandola) una soluzione 2-tier molto simile a quelle fattibili in PHP, ci siamo focalizzati su una soluzione basata su Spring.
Come test, abbiamo sviluppato a Gioorgi.com una applicazione didattica che abbiamo chiamato “April”.
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A Gioorgi.com abbiamo una sezione di ricerca e sviluppo, dove abbiamo la necessità di provare diversi tipi di ambienti in situazioni live: prova e ti riprova, abbiamo consolidato una certa esperienza in soluzioni Java Enterprise a “consumo ridotto”.
In questa serie di articoli (di cui state leggendo la seconda puntata) vediamo come ottenere un’ambiente Java leggero, LAMP-like che gira in una manciata di Megabytes…
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Introduzione
Quando Java nacque nel 1995, aveva parecchie frecce al suo arco, ma anche molta incertezza. Ricordo che in università fu accolto con favore dall’ambiente accademico, per le sue spiccate doti didattiche.
Java era più semplice da insegnare del C++, e aveva una libreria di base molto ben organizzata. Era già previsto l’uso della proto-annotazione “@deprecated” perché Sun sapeva che avrebbe dovuto far evolvere l’API, e questo evidenziava la cura e l’attenzione per l’organizzazione del lavoro del project management. Ai tempi Sun puntava sulle Java Applet e sugli aspetti di sicurezza, in cui Java eccelleva. Benché la vocazione di Sun fosse enterprise, ancora le specifiche EJB erano al di là da venire.
L’osservazione dei miei colleghi più scafati, che usavano PHP e Perl er ache Java era troppo pesante (in termini di memoria consumata) e lento (essendo interpretato) per i piccoli microcomputer da 12Mb che affollavano le nostre case.
Nel 2009, quattordici anni dopo, le cose sono cambiate e ora anche i pc di casa hanno sistemi a due processori e 4GB di RAM. Java è ancora lento e pesante ?
Vediamo come sviluppare applicazioni leggere e compatte in Java…
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Notizie (finte) e simpatiche del primo aprile / Funny April Fools’ news:
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La settimana scorsa si è formalmente concluso il percorso politico di Alleanza Nazionale.
Fini ha confermato che il leader del Partito delle libertà (PDL for friends) è sempre il Grande Silvio, affermando però che non bisogna lasciarsi andare al culto della personalità (un rischio già preso dai numerosi vassalli del Belusconismo…).
[Aggiornato!]
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Domenica sera ho seguito con interesse l’intervista a Romano Prodi, e c’è stata un’affermazione molto amara. Prodi, dopo essere stato premier per due volte, ha concluso che è venuto il momento di “dare spazio ai giovani”, e che quindi il rinnovo della sua tessera del PD non andrà interpretato come una nuova potenziale discesa in campo, anche se non ha nascosto che continuerà a fare una qualche forma di politica attiva all’interno del partito democratico.
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L’eredità del monarca
Mar 10, 2009 · 1 min read ·
L’eliminazione dall’arena politica del grande Silvio serve per aprire la guerra alla successione, ove l’unico ben piantato in prima posizione sembra essere Fini. Bossi è malato, e Maroni risulta parecchio incolore in questi mesi.
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Avendo lavorato con diversi tipi di blog (drupal, wordpress, movable type) e wiki, ho avuto modo di scontrarmi spesso con i problemi legati all’uso delle categorie e dei tag. Spesso non si capisce la differenza, e l’uso che ne fanno i blogger meno esperti aumenta la confusione. Vediamo quindi che cosa sono le categorie ed i tag, come vanno usati e perché.
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Come sapete, Giovanni Giorgi si sposerà questio aprile. Per questa ragione, durante la primavera gli aggiornamenti previsti per Gioorgi.com riguarderanno soprattutto articoli preparati in anticipo, oppure aggiornamenti al viaggio di nozze.
Nonostante i molti impegni, siamo lieti di annunciare molte novità, che speriamo di vostro gradimento.
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Le dimissioni di Veltroni annunciate questo mercoledì fotografano un Italia tutta particolare:
- Per dimettersi da leader dell'opposizione, è necessario subire due sconfitte (politiche in Italia e amministrative in Sardegna) non una. Mi dispiace per Veltroni, ma oltre a non capire come affrontare Berlusconi, non si è nemmeno accorto in tempo che doveva dimettersi. Un ritardatario cronico.
- E' diventato normale usare il pugno di ferro sugli immigrati, salvo accorgersi poi che sono loro a costruire (in nero) le nostre case.
- Le posizioni più reazionarie della Chiesa Cattolica sembrano progressiste se confrontate con il programma di governo. E si può dire tutto della religione cattolica, tranne che sia più avanti dei tempi.
- Per giorni si è parlato di cronaca ed etica (eutanasia e stupri), ma quasi nessuno fa notare lo stupendo governo di destra sta inanellando disastri economicio-recessivi uno via l'altro. E la ragione è semplice: oggi in Italia si propone il carcere ai giornalisti se pubblicano le intercettazioni. Immaginate cosa succederebbe se dicessero che Silvio ha sbagliato qualcosina di "futile" come la politica economica. Hanno addirittura paura a spettegolare sulla Carfagna e sul suo presunto rapporto sentimentale con il primo ministro.
Non ci stiamo perdendo qualcosa d’altro, di più importante, oltre all’opposizione?
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Silviare: sfruttare in modo strumentale un evento pubblico che ha un grande richiamo mediatico, per ottenere un risultato politico non direttamente correlato.
La vicenda di Eluana Englaro ha mostrato ancora una volta l'intelligenza e una capacità speciale del nostro primo ministro (Silvio Berlusconi). Il grande B ha sfruttato una vicenda personale (la sofferenza per una figlia in coma da venti anni) per porre sul tavolo la modifica della costituzione.Per arrivare a tanto, Silvio ha inscenato un tentativo di “salvataggio” utilizzando in modo strumentale un decreto legge. Il presidente della Repubblica Napolitano ha sollevato un dubbio di costituzionalità, bloccando di fatto un pasticcio. La conclusione è stata che Silvio ha potuto dire che “ci hanno impedito di salvarla”, ponendo sul tavolo una questione politica (“la costituzione va riformata”) che poco aveva a che fare con il caso umano (e lo strazio) che la vicenda di cronaca si porta dietro.
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