Il nonnetto d’Italia

Più di un anno fa, Veronica Lario dichiarò che Silvio Berlusconi era una persona malata, per la precisione nel settembre del 2009., quando iniziò a circolare la storia del “papi” con una minorenne.

La situazione si è spinta fino a dove siamo ora:

  • una denuncia induzione alla prostituzione di una minorenne
  • una accusa di concussione, cioé di abuso di potere per risolvere l’arresto di una delle sue protette minorenni
  • una denuncia per plagio da parte di Cettolaqualunque

Partiamo da qui per parlare dell’Italia tutta, e spostiamo leggermente il discorso fuori dal brelusca world

Il lavoro per i giovani nel nostro Paese è ormai una chimera. A confermarlo è l’Istat nell’indagine “Noi Italia” del 2011.  I giornali hanno titolato dicendo che i giovani non lavorano, non studiano e non cercano il lavoro: certo se sperano di imbucarsi ai festini di arcore, bisognerà riportarli alla realtà presto.

L’esempio di Marchionne porterà i nostri imprenditori a nuove tentazioni: il governo invece di tenere a bada velleità di retribuzione quartomondiste, lo incoraggia.

La crisi del debito è tutt’altro che archiviata: a dicembre e agli inizi di gennaio «tensioni» sul debito sovrano si sono manifestate «anche in Italia, Spagna e Belgio» (citazione dal Corriere).

Sintetizzando: l’economia non sta per niente bene. Il mercato del lavoro è fermo. La finanza è ridotta male (Intesa fa pagare 40 euro all’anno l’ex conto zero tondo, prima gratuito).
L’istruzione ha appena ricevuto una doccia fredda sotto forma di riduzione dei fondi che tende ad incoraggiare scuole private senza standard di qualità. Lo spacciato tentativo di riforma della giustizia (chiamato il legittimo impedimento) è stato sonoramente bocciato perché anticostituzionale (sorpresa sorpresona).

In conclusione, l’Italia è ferma a guardare nelle mutande del nonno d’Italia, che reagisce con video messaggi (alla Bin Laden). Dove sta il contraddittorio con un video messaggio? Per quanto Silvio potrà sottrarsi al confronto? Ancora per molto tempo, finché ai giornalisti italiani mancherà il coraggio di dire che il re è nudo!

L’economia va male nonostante il ghe-pensi-mì del nostro primo ministro e di Tremonti, che ha iniziato a parlare dell’economia come di un videogame dove eliminata una recessione ce ne è subito una più forte; ma allora Tremonti cosa ci sta  a fare? Cerca di vincere il deficit scommettendo ai cavalli oppure investendo nel Nostro Paese? Gioca ai videogame oppure si rimbocca le maniche?
Deve essere questo umile Blog a ricordargli che tagliando e basta, senza stimolare l’economia, nulla di buono si porterà a casa?

Giovedì sera ad Anno Zero, la difesa della Daniela Santanché è stata disperata, lo stesso dicasi per i giornali controllati dalla famiglia del nostro premier.

Fino a quando gli italiani perdoneranno (di) tutto al Brelusca King?