Brelusca World: la finanziaria

In questi giorni in Italia si sta discutendo sulla manovra economica prossima ventura. Il presidente del consiglio, mr B. ha detto “ghe pensi mi” a far quadrare tutto. Vediamo i fatti.

Il ministro dell’Economia Tremonti ha imposto una manovra da 25 miliardi di euro, circa 50.000 miliardi delle vecchie lire. Per fare un paragone, il primo governo Prodi fu costretto a varare una manovra da 60.000 miliardi di lire per entrare in Europa.

Sembra quasi che ne siamo usciti!

La cosa più sconcertante è che in questo governo non è possibile discutere delle decisioni del duo B&T: Tremonit esige, Berlusconi non può opporsi ai numeri. Per cui ogni ministero si è messo allegramente a tagliare, inventando decurtazioni umoristiche (come il taglio delle tredicesime delle forze di polizia) salvo poi ritornare sui suoi passi appena la “boiata” è risultata palese.

Tutto questo quando il governo ha una grossa fetta del governo delle regioni e dei comuni più importanti (es Roma, Milano, Lombardia e Piemonte).

E mentre la forbice sociale si allarga, e la crisi nel Brelusca world si dichiarava “finita”… un bel modo di finire, se proprio allora tutti i governi europei hanno iniziato a fare tagli di bilancio consistenti.

A Londra hanno tagliato le auto blu: in italia se ne parla, ma poi Tremonti dice che “è una goccia”.

Bhe si vede che Tremonti deve essere troppo eleitario per capire che una misura piccola ma simbolica può fare accettare meglio i sacrifici imposti alle classi sociali che non evadono il fisco.

L’intera situazione è grotesca: da un lato il governo vuole approvare un bavaglio totale alla stampa e alle investigazioni mafiose (la legge sulle intercettazioni) forte dei risultati ottenuti “oscurando” le TV durante l’ultima campagna elettorale.

Nel Brelusca World, meno si parla di politica, meno gente va a votare, meglio è. Anzi, se non si votasse proprio, così oltre a non discutere smetteremmo anche di lamentarci della (inevitabile) finanziaria super-tagliona…

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