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Con il discorso di domenica, Fini ha finalmente palesanto un programma di partito (che ancora non c’è…ufficialmente) che ci sentiamo di approvare in parte. Il discorso di Fini è un mix di tattica politica (tesa a non alienare gli elettori fedeli del Pdl) ma contiene (finalmente!) anche del contenuto solido. Vediamolo in modo analitico
Dichiarazioni
«Il garantismo è un principio sacrosanto, ma mai può essere considerato come una sorta di impunità permanente. Deve essere, infatti, garantita la condizione che processi si svolgano e si concludano e che si accertino se ci sono responsabilità».
«Gli italiani hanno il diritto di scegliere non solo il premier ma anche i loro parlamentari».
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Ciao (e)lettori ed (e)lettrici di Gioorgi!
Come sapete da Agosto è partito il tormentone voto sì/voto no. Nel caso del voto però, l’attuale legge elettorale ci impedisce di scegliere il candidato: esso viene deciso dai partiti.
Per cui l’unico modo per votare per davvero, è comperarne uno. Grazie ad alcune informazioni riservate, Gioorgi-Leaks è in grado di mostrarvi le ultime quotazioni!!
Ma attenzioni, i prezzi non sempre sono impossibili: la deflazione infatti ci fa gioco!
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Dopo quasi 15 anni (il BreluscaWord nasce nel 1992) Fini e Bocchino si sono accorti che Silvio è “iliberale” e tende a gestire la cosa pubblica come un azienda.
Anche se apprezziamo lo sprizzo di novità che tali osservazioni comportano (ironia), e abbiamo già lodato la forza che ha avuto Fini nel riconoscere i limiti del Pdl, avremmo preferito che si accorgessero di questo un pochino prima.
Durante una delle prime interviste (tre mesi fa) lo stesso Bocchino ha rinfacciato alla sinistra di non aver fatto nulla contro il conflitto di interessi. Ma anche lui non è che se ne è proprio curato curato negli ultimi 15 anni!
Si può quindi dedurre che nel Brelusca World travolto e incancrenito dalla corruzione, qualcuno stia tentando di scappare e si sia risvegliato dal sogno plutocratico del nostro futuro presidente della Repubblica di Mediaset.
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Non siamo stati teneri con Fini negli anni passati, e abbiamo coniato l’espressione “impotenza politica” per la destra che vedevamo nel 2007.
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La berlusconizzazione della politica rende l’opposizione una meteora? Oppure è il controllo di oltre la metà dei mezzi dell’informazione che rende invisibile il dissenso? Per la stessa ragione, ogni azione del secondo governo Prodi era sotto il fuoco di una opposizione ingigantita dal nostro amico mr B. Ogni errore diventava enorme e faceva vacillare un governo già malfermo. Passiamo alle colpe della sinistra.
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Brelusca World: la finanziaria
Jul 9, 2010 · 2 min read ·In questi giorni in Italia si sta discutendo sulla manovra economica prossima ventura. Il presidente del consiglio, mr B. ha detto “ghe pensi mi” a far quadrare tutto. Vediamo i fatti.
Il ministro dell’Economia Tremonti ha imposto una manovra da 25 miliardi di euro, circa 50.000 miliardi delle vecchie lire. Per fare un paragone, il primo governo Prodi fu costretto a varare una manovra da 60.000 miliardi di lire per entrare in Europa.
Sembra quasi che ne siamo usciti!
La cosa più sconcertante è che in questo governo non è possibile discutere delle decisioni del duo B&T: Tremonit esige, Berlusconi non può opporsi ai numeri. Per cui ogni ministero si è messo allegramente a tagliare, inventando decurtazioni umoristiche (come il taglio delle tredicesime delle forze di polizia) salvo poi ritornare sui suoi passi appena la “boiata” è risultata palese.
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