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Aggiornato Sembra che nelle ultime due settimane la blog-sfera di Internet sia stata scossa dal chip Apple M1, un System on a Chip (SoC) in grado di mettere in seria difficoltà i chip Intel & AMD, oltre che di aizzare gli zeloti Apple in ogni direzione.
M1 Macs embarrass all other PCs — all Intel-based Macs, including automobile-priced Mac Pros, and every single machine running Windows or Linux. Those machines are just standing around in their underwear now because the M1 stole all their pants. Well, that just doesn’t happen, your instincts tell you. One company, even a company like Apple, doesn’t just embarrass the entire rest of a highly-competitive longstanding industry. But just because something hasn’t happened — or hasn’t happened in a very long while — doesn’t mean it can’t happen. And in this case, it just happened.
da https://daringfireball.net/2020/12/m1_macs_truth_and_truthiness, grassetto nostro
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Ciao bimbo mio, oggi non parliamo di te.

Parliamo di Steve Jobs, che si è spento ieri, all’età di 56 anni. Steve è il creatore di tutte quelle cose con il logo di una mela che vedi in casa, e no, la Apple non è una catena di fruttivendoli internazionali.
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Cappuccino è un progetto interessante, anche se molto particolare.
Cappuccino is an open source framework that makes it easy to build desktop-caliber applications that run in a web browser. Cappuccino is built on top of standard web technologies like JavaScript, and it implements most of the familiar APIs from GNUstep and Apple's Cocoa frameworks.
With Cappuccino, you don't need to know HTML. You'll never write a line of CSS. You don't ever have interact with DOM. We only ask developers to learn one technology, Objective-J, and one set of APIs. Plus, these technologies are implementations of well known and well understood existing ones. Developers can leverage decades of collective experience to really accelerate the pace of building rich web applications.
Tra i bonus di Cappuccino c'è la possibilità di programmarlo come se si stesse programmando in Objective-C ed in particolare in Cocoa. Può rappresentare un ottimo investimento se avete un background in XCode. L'interfaccia e le librerie constano in circa 10MB di codice compresso: non esattamente una passeggiata.Una delle applicazioni più complicate è http://280slides.com/ che però a tempi di caricamento abbastanza alti.
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Non amo lamentarmi. Non mi piace lamentarmi su Gioorgi.com: lo fa apparire un sito asfittico e limitato, invece che una raccolta articolata di idee ed opinioni. Ma la pessima realizzazione di iOS4 grida vendetta!
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Se siete i fortunati possessori di un iPhone 3G “standard”, vi sarete accorti che ilnuovo iOS4 è lentissimo.
Personalmente la redazione di Gioorgi aspetta la prima patch fix, che speriamo riduca i problemi.
Per chi non può proprio aspettare, abbiamo scovato una procedura in rete per tornare indietro a iPhone 3; attenzione però perché dovete prima tenervi stretto un backup del sistema 3.x, per cui fatelo solo se siete pronti a correre qualche rischio (tipo, perdere i vostr high scores su qualche gioco)
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Le prime impressioni sull’iPad che girano su internet (la “blog-go-sfera”) indicano un prodotto imperfetto: il tempo ci dirà se va certamente nella giusta direzione.
La prima lamentela è sul peso (sui 700 grammi), che è eccessivo: viene riportato sia dal reporter del corriere, che da slashdot:
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"With Ubisoft's fantastically awful new DRM you must be online and logged in to their servers to play the games you buy. Not only was this DRM broken the very first day it was released, but now their authentication servers have failed so absolutely that no-one who legally bought their games can play them. 'At around 8am GMT, people began to complain in the Assassin's Creed 2 forum that they couldn't access the Ubisoft servers and were unable to play their games.' One can only hope that this utter failure will help to stem the tide of bad DRM."
via Slashdot | Ubisoft's Authentication Servers Go Down.So, if you plan to protect your software, DRM is a bad choice. Please help Apple, to do a better product: sign the petition to avoid iPad DRM.
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C’è stato poco tempo fa il Mobile World Congress di Barcellona. Vista la vicinanza con il rilascio di iPad, e l’aggressività di Apple (che sositene essere un forte competitor Mobile), vale la pena fare qualche rilfessione.
Tra le tante presentazioni fatte, mertiano una citazione Windows Mobile 7 e MeeGo.
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Abbiamo fatto una rapida analisi dell’ Apple iPad in un articolo precedente: vediamo questa volta come l’iPad si inserisce in una possibile strategia globale dell’azienda di Cupertino.
La maggior parte delle osservazioni che faremo sono corroborate da accadimenti storici, il resto sono previsioni di breve termine ma illuminanti.
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C'è stata molta eccitazione intorno alla presentazione dell'iPad da parte della Apple.
Il prodotto finale risulta una specie di "iPhone più grosso", con funzionalità simili al Kindle di Amazon, che ovviamente consta circa 200 dollari di meno.
E allora dove sta la novità, la geniale lungimiranza di Steve Jobs?
In realtà l'iPad è un passo avanti nel tentativo di creare un ecosistema che faccia terra bruciata dei concorrenti, come già è successo per l'iPhone ("il solito cellulare touch..."ricordate?): vediamo perché.
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Assomiglia alla storia di Davide e Golia, con il giovane armato di fionda che batte il gigante, il lungo duello tra la Apple e George Holtz, lo studente fuoricorso che riesce regolarmente a vanificare gli sforzi del colosso informatico guidato da Steve Jobs per limitare luso delliPhone ai soli prodotti graditi allazienda. Oppure a Tom e Jerry, dove il topo dispettoso ribalta le parti e manda il gatto al manicomio. I tentativi della Apple di mettere il suo gioiello al riparo dalle incursioni di Hotz vanno avanti infatti da tempo con risultati sempre più frustranti. Questo mago dellhackeraggio di appena 20 anni ha riconquistato ora gli onori della cronaca negli Stati Uniti dando alla luce il suo capolavoro. "Si chiama Blackra1n ed è un software in grado di sbloccare un iPhone in appena due minuti: tutto ciò che devono fare gli utenti è infilare il loro cellulare nel pc, lanciare lapplicazione e premere un bottone", scrive con malcelata ammirazione il mensile Wired. In sostanza, lo straordinario successo di Holtz consiste nel riuscire a vanificare lo sforzo della Apple per decidere cosa si può fare con il suo apparecchio e con quali programmi. Una volta "aperto" con la chiave virtuale che Holtz mette a disposizione gratis online, liPhone è in grado di capire e far funzionare anche quelle applicazioni che nelle intenzioni della casa costruttrice dovrebbero essergli vietate. A pagarlo sono infatti le aziende interessate ad entrare anche nel mercato degli utenti iPhone.
via Il genietto della pirateria che spaventa Steve Jobs - Tecnologia - Repubblica.it. -
The Gioorgi.com staff crew did a joke to Giovanni Chief Director, and managed to do him the “How Addicted to Apple Are You?” test….
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Hold down the Command, Shift, and 4 keys, then press the Spacebar. Instead of a cross-hair cursor, a small camera icon appears. When you move this camera icon over the element you’d like to capture, that element is highlighted. Click your mouse or trackpad, and you’ve captured a screenshot of just that element — no further cleanup required.
via Apple - Pro - Tips - Super-Clean Screenshots.The image will be stored on your desktop, named Picture1, Picture2 and so on.
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Nel primo dei nostri articoli abbiamo analizzato in modo dettagliato il successo dell’iPod. Vogliamo ora prendere in considerazione il caso dell’iPhone, che sta riscuotendo un buon successo e che nato (quasi) dal nulla è diventato un prodotto vincente.
Quando un grande player vuole affacciarsi in un mercato che non conosce, deve stare molto attento. Lo sa bene la Microsoft, che con Zune e XBox ha creato una buona base di utenti, ma a faticato non poco per affermarsi e ha dovuto lavorare molto sull’aspetto di management più che su quello commerciale. Inizieremo con un esempio per spiegare la stragegia dell’iPhone di Apple.
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Grazie al periodo natalizio, pieno di Regali, la redazione di Gioorgi.com è riuscita a guardare da vicino l’Apple iPhone 3G, chiamato anche “Melafonino”.
Così abbiamo iniziato a fare una serie di considerazioni sull’iPhone e abbiamo tratto delle conclusioni interessanti. In questo primo articolo inizieremo a parlare di iPod, per poi introdurre l’argomento iPhone in un secondo intervento.
Negli ultimi due anni e mezzo la Apple ha iniziato a trasformarsi da società venditrice di Personal Computer di fascia alta con una forte riconoscibilità, ad un a società che aspira a vendere apparecchiature avanzate di diverso tipo. Questo percorso è iniziato con l’iPod, ed è poi proseguito con l’iPhone. Si noti che questa strategia si è affinata nel tempo. Inizialmente l’iPod sembrava più un gadget per veicolare e rafforzare l’iTunes Music Store. L’avventura del negozio on line di musica era molto rischiosa: innanzitutto perché esistevano (ed esistono) già innumerevoli servizi similari, e poi perché il loro successo era risibile. Microsoft ha faticato non poco a entrare in questo mercato, e lo ha rafforzato con Zune solo dopo che l’esperienza della Apple era parsa convincente in quel di Redmond.
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