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Speriamo che questa manovra non sia così pessima come appare…ho seguito personalmente la conferenza stampa di venerdì sera, e sono qui a darvi le mie impressioni, dopo doverose riflessioni e la lettura dei maggiori quotidiani italiani.Leggiamo su Repubblica, che la manovra in atto prevede 45 miliardi aggiuntivi in due anni.
http://www.repubblica.it/economia/2011/08/12/dirette/crisi_italia_12_agosto-20347856/?ref=HREA-1
Per fortuna la memoria storica di Wikipedia e di Repubblica (http://www.repubblica.it/online/fatti/rifondazione/prodi/prodi.html) ci ricordano che nel 1996 fu varata una finanziaria di 62.500 miliardi di lire, cioé circa 31 miliardi di euro al cambio fisso. Quella manovra fu varata dal governo prodi per “entrare in Europa” e fu considerata un vero salasso; tale “contributo straordinario” non fu completamente restituito due anni più tardi.
Ora si parla di un “addon” di 45 miliardi in due euro, e da più parti si dice che sia la manovra più grande della Repubblica.
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Sono sempre rimasto sorpreso da come il grande B (Silvio Berlusconi) abbia svecchiato la politica sia dal punto di vista linguistico che da quello “comportamentale”.
Mentre dal punto di vista linguistico è giù stato detto molto, dal punto di vista comportamentale in pochi hanno analizzato la modalità di interrelazione del grande B: in parte perché è molto raffinata e complessa, ed in parte perché bisogna essere veramente svegli per rilevarla ed accorgersi che non è casuale, ma calibrata in modo tattico.
Alla redazione di Gioorgi.com pensiamo di avere molto da imparare dal grande G (più di quanto si potesse imparare da Giulio Andreotti o da Bettino Craxi) e quindi proviamo a dare una modesta descrizione della tattica comunicativa del grande G.
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La versione di Mike
Jan 21, 2010 · 4 min read ·Ho avuto modo di leggere “La versione di Mike”, la biografia “autorizzata” di Mike Bongiorno, scritta a quattro mani con il figlio Nicolò. Questo piccolo grande libro mi ha fatto fare diverse riflessioni. Mike Bongiorno è nato nel 1924, ed è morto nel settembre del 2009, a ben 85 anni di età.
Iniziamo col dire che il libro è leggero ed immediato, scorre via molto velocemente e ricorda moltissimo il modo di parlare di Mike Bongiorno. Mike racconta la sua vita per episodi, anche se sembrano più “esempi di vita”, ecco perché: Mike ci illustra ciò che vive e prova, e quando inizia a parlare di un episodio poi finisce per parlare di altro, facendo quelli che potremmo dire voli pindarici.
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Negli ultimi due anni in Italia abbiamo assistito al fallimento del’Ulivo come colaizione di centro sinistra di grande respiro (dopo la repentina caduta del II governo prodi) e della consacrazione a statista storico di Silvio Berlusconi (dopo oltre 15 anni di vita politica sulle spalle).
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La britannica Nature, una delle più antiche ed importanti riviste scientifiche, forse, in assoluto quella considerata, insieme a Scienze, di maggior prestigio nell'ambito della comunità scientifica internazionale, il 7 agosto, in un dettagliato articolo dal titolo "Clean hands, please" (Mani pulite, per favore) avverte: "...Per di più le connessioni tra i Ministeri della sanità e del welfare con il sistema industriale sono sgradevolmente strette: per esempio la moglie del ministro Maurizio Sacconi è direttrice generale di Farmindustria, l'associazione che promuove gli interessi delle aziende farmaceutiche ... Infatti il Governo Berlusconi ha già manifestato l'inquietante tendenza di permettere a interessi industriali di estendere la loro influenza su agenzie dello Stato". Nature, che, a differenza di quanto accade nel nostro Paese, dove la memoria viene considerata ingombrante, ricorda che gli scandali nel nostro Ministero della Salute abbiano origini lontane risalendo ai tempi dei De Lorenzo, dei Poggiolini, ecc. "Il Governo", conclude Nature, "dovrebbe pensare due volte se può essere il caso di riaprire la porta che è stata sbarrata dopo il caso Poggiolini". Ma vi siete mai domandati perché in tv appare sempre il viceministro alla salute Fazio ed il Ministro Sacconi no? Ma è normale che per sapere cosa è avvenuto e cosa ancora avviene in Italia, dobbiamo leggere la stampa estera?
Sì e normale, anzi tra un pò i giornali non parleranno più di nulla che Berlusconi non voglia. -
Lettere a mio figlio: semplificazionismo
Oct 10, 2009 · 2 min read · -
Non siamo mai stati dei simpatizzanti di Mr Berlusconi Silvio, sulle pagine di Gioorgi. Non ci è mai piaciuta la sua politica, nessuna sua proposta o tentazione anti-legale, anche se ogni tanto il suo humor da barzellettiere ci ha fatto ridere.
La vita personale del signor B. non è per noi significativa: sono i fatti politici che ci interessano.
In Italia (contrariamente all’America e ad una certa Europa), la vita privata di un premier non è mai stata motivo di dimissioni. E tra un incolore Andreotti e un frizzante Berlusca, sarei tentato di preferire il secondo, se non ci fossero risvolti penali.
Questo non ci esime però da alcune osservazioni sulle notizie che circolano, e che sembrerebbero avere ripercussioni politiche.
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La settimana scorsa si è formalmente concluso il percorso politico di Alleanza Nazionale.
Fini ha confermato che il leader del Partito delle libertà (PDL for friends) è sempre il Grande Silvio, affermando però che non bisogna lasciarsi andare al culto della personalità (un rischio già preso dai numerosi vassalli del Belusconismo…).
[Aggiornato!]
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Domenica sera ho seguito con interesse l’intervista a Romano Prodi, e c’è stata un’affermazione molto amara. Prodi, dopo essere stato premier per due volte, ha concluso che è venuto il momento di “dare spazio ai giovani”, e che quindi il rinnovo della sua tessera del PD non andrà interpretato come una nuova potenziale discesa in campo, anche se non ha nascosto che continuerà a fare una qualche forma di politica attiva all’interno del partito democratico.
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Le dimissioni di Veltroni annunciate questo mercoledì fotografano un Italia tutta particolare:
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Silviare: sfruttare in modo strumentale un evento pubblico che ha un grande richiamo mediatico, per ottenere un risultato politico non direttamente correlato.
La vicenda di Eluana Englaro ha mostrato ancora una volta l'intelligenza e una capacità speciale del nostro primo ministro (Silvio Berlusconi). Il grande B ha sfruttato una vicenda personale (la sofferenza per una figlia in coma da venti anni) per porre sul tavolo la modifica della costituzione.Per arrivare a tanto, Silvio ha inscenato un tentativo di “salvataggio” utilizzando in modo strumentale un decreto legge. Il presidente della Repubblica Napolitano ha sollevato un dubbio di costituzionalità, bloccando di fatto un pasticcio. La conclusione è stata che Silvio ha potuto dire che “ci hanno impedito di salvarla”, ponendo sul tavolo una questione politica (“la costituzione va riformata”) che poco aveva a che fare con il caso umano (e lo strazio) che la vicenda di cronaca si porta dietro.
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