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Negli anni 80 nessuno parlava del debito pubblico. Il Bagaglino ci fece anche uno sketch in cui alla fine vinceva Craxi perché sparava una cifra oscenamente alta, per poi spaventarsi di aver vinto.
Ora sappiamo che quella satira era più aderente della realtà di quello che pensiamo, difatti è notizia di questi giorni che:
Debito Pubblico da Record. A ottobre si è attestato a 1670 miliardi. Le entrate tributarie crescono a 344 miliardi
Per fortuna, grazie al bipolarismo ora lo sappiamo...
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In un precedente articolo abbiamo iniziato a parlare del grande B, e di alcuni errori fatti dalla sinistra.
Darò a questo secondo articolo un taglio differente, iniziando a esporre i lati positivi degli ultimi diciotto anni di lotta politica italiana, confutando il detto “si stava meglio negli anni ‘80” oppure “si stava meglio quando si stava peggio”.
Per chi non c’era (o era troppo piccino), ricordo che negli anni ottanta non solo esistevano le tangenti (come ora) ma c’era il Penta-Partito. Tale curiosa idea italiana era basata sulla speranza che un grande partito (la Dc) potesse governare con l’aiuto di altri quattro partiti minori (di cui il PSI, con il 15-18% dei consensi era il più corrotto e pervasivo).
La caratteristica del pentapartito era che risultava impossibile attribuire meriti o colpe, e alla fine non si capiva quasi nulla. L’Italia era famosa per i governi “balneari”, che per fortuna sono finiti. Ve lo ricordate Goria, disegnato da Forattini senza faccia, per sottolineare il suo scarso carisma?
L’implosione del sistema grazie a Tangentopoli ci ha portato verso un sistema bipolare molto più netto e chiaro. Per cui chi dice che Tangentopoli è stato un male mente sapendo di mentire e probabilmente è pure un pò stronzo. Vediamo perché…
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Il Governo Berlusconi continua ad essere apprezzato per il suo decisionismo. In modo rapido il governo ha rimosso la spazzatura a Napoli, approvato decreti legge per migliorare la sicurezza e si sta preparando a mandare l’esercito contro la mafia.
La velocità attuativa del governo odierno è maggiore rispetto al passato.
E’ indispensabile però osservare che tale rapidità è ottenuta attraverso lo strumento dei decreti legge.I decreti legge dal punto di vista costituzionale sono pensati per attuare procedure “urgenti”, poiché richiedono solo l’approvazione del consiglio dei ministri, e non del parlamento.
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Con disgusto mi sono allontanato dalla politica italiana per qualche mese, sia per come era finito il secondo verno Prodi sia perché ho trovato vuota e insipida la campagna elettorale che ne è seguita.
Tuttavia ora sento il bisogno di riflettere e fare il punto della situazione corrente, senza prendere la parti di nessuno dei due schieramenti delineati dalle elezioni; il nuovo governo, sorto dopo una rovinosa instabilità della coalizione di centro sinistra, è nato con molte promesse, e ora inizia a dover affrontare i problemi reali.
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Il quindici luglio (martedì scorso) mi ha colpito una doppia notizia che riguarda la giustizia, di cui tutti i politici parlano.
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