House of Renzis…

Conte ha annunciato le sue dimissioni. Se Renzi fosse in House of Cards, forse sarebbe il protagonista, che si sfrega le mani mentre i suoi maneggi iniziano.

Potrà sembrare fantasia, ma il nostro retropensiero è che la crisi sia stata fatta sfociare da Renzi, con il seguente scenario:

  1. Sia nell’ipotesi del voto che del continuare in questo modo, Italia Viva sparirà alle prossime elezioni. Per cui c’è solo da guadagnare nella caduta di Conte
  2. Il PD ha richiesto sempre un “cambio di passo”. Il che tradotto per vie spicciole può voler dire che Renzi era certo che avrebbero appoggiato un terzo governo con Italia Viva e i Cinquestelle, magari con un primo ministro diverso.
    Il PD non ha da perderci troppo in questa crisi finché la innesca Renzi: possono dire qualsiasi cosa perché sono stati tirati dentro senza sforzo e di certo Conte2 serve solo a Conte e ai pentastellati, loro sono mezzi opachi, non stanno facendo una grande politica di sinistra e si vedrà sempre di più. Anche loro possono solo migliorare.
  3. Ci sono diversi scenari:
    1. Se si va per un governo tecnico, Renzi può guadagnare in visibilità e proporre cose assurde come super indebitamento e farsi tanti amici tra gli elettori di destra; nessuna responsabilità ognuno può sparare qualche cosa, e poi vantarsi alle elezioni.
      Fa contenti i pezzi deboli dell’opposizione (Forza Italia).
      In ogni caso solo un Draghi primo ministro può mettere in ombra Renzi, ma non penso proprio che Draghi accetterebbe.
    2. Se si va su un governo “politico” si può pensare ad un Conte3 ma Renzi può chiedere ministri più prestigiosi per “tornare dentro”. Può negoziare con il PD e creare una “tenaglia” per stritolare l’opposizione pentastellata. Questo perché i Cinquestelle hanno solo da perdere da elezioni in questo momento, il PD forse non ci perde troppo, Renzi è spacciato in ogni caso (vedi sopra).
    3. In tutto questo si intersecano accordi per il nuovo presidente della Repubblica. Si può tirare dentro un bel pezzo di opposizione con questa moneta: certo è fantasia che Berlusconi possa candidarsi, ma un presidente di destra sarebbe un grande evento per loro. In alternativa un primo ministro politico diverso da Conte potrebbe trovare d’accordo PD, IV, un pezzo di Forza Italia e i Cinquestelle sono ormai allo sbando, hanno capito che Conte è rimpiazzabile e di Maio potrebbe gradire l’idea (per sbarazzarsi definitivamente del “Dibba” che è pericoloso ma conta meno di Fico finché non si va ad elezioni).
      Idealmente anche un Di Maio primo ministro sarebbe una bella sfida per Renzi: una bella sfida per tutti i player.

Sapremo in una settimana su quale terreno saremo.