Un paese irriconoscibile

E’ iniziato tutto con il lockdown da Covid. Per la prima volta, il nostro paese ha rispettato le regole. Il 97% delle persone ha rispettato le restrizioni imposte da un governo che non brillava certo per carisma. Eppure complice forse la paura è successo.

Poi siamo diventati i migliori nel mondo nella gestione dell’epidemia da Covid, il paese con meno risorse di Germania e Francia.

Qualche giorno fa abbiamo cambiato un pezzettino della Costituzione, cosa che nessuno dei super-leader (Belusconi, Renzi ma anche Segni) sono riusciti a fare in vent’anni (!)

Infine il primo ministro inglese, dice che da noi ci sono meno contagi perché gli inglesi amano la libertà più di noi!

Dodici mesi fa, questo sarebbe stato un pezzo di satira.

L’Italia è (era?) – forse – il paese con il più basso rispetto delle regole che ci sia in Europa. Dove votiamo appositamente politici che fanno leggi contorsionistiche per non toccare i privilegi di nessuno, consentire l’evasione massiccia di partite IVA, dove abbiamo una legge che VIETA l’apertura indiscriminata di farmacie (in Francia non c’è), dove è IMPEDITA dai tassisti una vera liberalizzazione, dove i commercialisti VIVONO grazie ad un sistema di leggi fiscali iper-affastellato, dove i NOTAI sono necessari per qualsiasi cosa e si tramandano la professione di padre in figlio (per es in Inghilterra o in America potete comperare un’auto in contanti senza sbrigare grandi formalità…)

Dopo sei mesi di Covid siamo i migliori al mondo a gestire le emergenze, obbediamo ciecamente e siamo il paese messo meglio nonostante l’esplosione di contagi in tutti i paesi limitrofi. Ci manca solo che il nostro PIL risalga prima degli altri.

Boris, vogliamo scommettere che vi battiamo anche su altri terreni?