Di vaccini, spread e quant’altro

In pricipio c’erano le fake news. Notizie completametne finte, create ad arte per attrarre “click” sui banner Google. Sembra incredibile ma erano completamente finte, capito?

 

La crisi dell’editoria ha poi portato negli ultimi cinque-sei anni a drammatizzare ancora di più le notizie dei giornali on line.
Il Corriere e Repubblica hanno almeno un paio di notizie di croanca (donne investite, delitti amorosi con squartamenti, ecc) e cinque video con “reazioni sorprendenti”, “commoventi”, ma soprattutto sempre e comunque “incredibili”.

Salvo poi infarcirli di pubblicità che non si carica neppure (siamo sempre in Italia, e non so perché solo YouTube riesce  fare bene questo mix pubblicità + video).

I giornalri non riescono più a reggere, alcuni di ottima qualità come ilpost.it tentano di affiancare un modello a sovvenzione e la qualità del giornale è molto più alta di alcuni video di gattini visualizzati sul Corriere o su Repubblica

La distorsione della realtà che sta attraversando il nostro paese è notevole. Su Twitter ci sono medici (Burioni) ed economisti (come Fabio Sabatini) che scrivono cose come

Il fatto che le peggiori cialtronate siano diventate mainstream nel dibattito pubblico, non solo in economia ma anche in medicina (pensate alle bufale sui vaccini e stamina), con conseguenze enormi per le vite di tutti  è (anche) il frutto avvelenato dello spazio che i media tradizionali danno a quegli avventurieri che si autoproclamano “esperti” senza avere alcuna qualificazione scientifica o, spesso, senza alcuna qualificazione tout court.

Urlano buonsenso contro una ignoranza abisalle, nel medesimo modo in cui Grillo dieci anni fa farneticava di cose finte e folli: la gente non capisce che sono concetti diametralmente opposti.

Un certo tipo di giornalismo non si è reso conto che le notizie non sono più “distorte” ma completamente false. La ripercussione sulla società civile è devastante: il movimento NO VAX si basa su presupposti falsi, e ci cascò anche la trasmissione giornalistica Report, anni fa. Al massimo si può aprire un dibattito sui diritti civili, ma sarebbe come chiedere di abolire i freni delle auto perché “mortificano gli Italiani”. Ci investiremmo a vicenda. 

La criminalità è sentita come un problema benché la sicurezza sia l’unica cosa in cui siamo in testa in Europa (e da anni, per cui non solo merito del Saldimaio).

La parte più acculturata del paese è considerata eleitaria e ostile, una diffidienza che viene espansa con il concetto di “sistema” e “casta”. Un anno fa le obiezioni razionali riportate anche dai giornalisti ai politici che promettevano sciocchezze vennero risolte con un concetto del tipo “siccome sono state eletto con X voti, io ho la Scienza e la Ragione e voi no: fatevi eleggere voi se volete dire la vostra”.

Come dire che la razionalità ha bisogno della democrazia, cosa che per fortuna non è vera (sorry). E incidentalmente anche la libertà di parola non ha bisogno di essere eletti in parlamento (capito che storia?!).

Ma gli Italiani hanno paura. Votano in massa la Lega, un leader che si barcamena tra Papà Pig e i fascisti. Un bel mix folle, in effetti. Per poi dire “io non sono eccezionale, sono un impiegato pubblico” nel caso le cose vadano male (e andranno male, fidatevi). 

Un ministro dell’interno che fa l’impiegato pubblico che è sempre in giro in campagna elettorale…e la gente ha paura, sempre più paura ma non si capisce di cosa…

Siamo arrivati al punto che Trump si informa usando le fake news di Fox e non i report della CIA. E se lo fanno negli U.S.A., che male c’è se anche l’uomo della strada italiano lo imita?

Lascio queste note affinché mio figlio, che ora ha 9 anni, le possa leggere quando ne avrà 18, e potrà decidere cosa votare.