West world: lento lento lento
-Tieni sceneggiatore, il soggetto è questoquà (<paft>, rumore di sceneggiatura sul tavolo). -Hum signore ma ci sarà materiale per massimo 3-4 puntate qua... -Dobbiamo farne dieci e pure uno spunto (cliffhanger) per una seconda serie. Allunga le cose -Dottò ma è impossibile... -Aho provacé!....
WestWorld è una serie in dicei puntate, con la seconda stagione confermata, che terminerà domani, il 5 dicembre 2016. Ho seguito tutta la serie, puntata dopo puntata. Non voglio svelarvi nulla. La serie è girata molto bene, ma lascia un retrogusto di lentezza (in parte funzionale all'intreccio della trama, in parte intenzionale) poiché le puntate dalla seconda alla sesta sono molto molto molto lente...).
-Signore ecco la sceneggatura (<stump>, rumore di rilegato di settecento pagine sul tavolo del produttore).
-(sfogliando velocemente) Qua c'è troppo Anthony Hopkins, ci costa un botto... lo sai quanto vuole per ogni espressione?
-A dottò faccio qualche modifica (scribn, scrab, rumore di tirature di barratura sul testo delle prime 9 puntate). Facciamo che non muove un muscolo facciale per le prime sette-otto puntate, e recita solo con citazioni o frasi corte. Così compare meno e costa la metà
-Ottimo! Questo è lo spirito giusto sceneggiatore!
Anthony Hopkins è il secondo problema di questa serie, anche ascoltandolo in lingua originale; ha la medesima espressione in quasi tutta la serie. All'inizio compare pochissimo, e la sua scarsa plasticità non lascia il segno, ma peggiora lo straniamento. Idem la sceneggiatura di un altro personaggio, interpretato da Jeffrey Wright, che complice un plot un po' debole e una recitazione non sempre eccelsa, lascia qualche dubbio, poiché nelle prime puntate sembra piuttosto apatico.
Sono invece molto brave le protagoniste femminili: Evan Rachel Wood & Thandie Newton.
Anche la scenogragia e la fotografia, benché un po' ripetitive, non sono affatto male. Per cui il mio consiglio è: guardatelo, ma a botte di due puntate a serata...