Il genietto della pirateria che spaventa Steve Jobs - Tecnologia - Repubblica.it

Assomiglia alla storia di Davide e Golia, con il giovane armato di fionda che batte il gigante, il lungo duello tra la Apple e George Holtz, lo studente fuoricorso che riesce regolarmente a vanificare gli sforzi del colosso informatico guidato da Steve Jobs per limitare luso delliPhone ai soli prodotti graditi allazienda. Oppure a Tom e Jerry, dove il topo dispettoso ribalta le parti e manda il gatto al manicomio. I tentativi della Apple di mettere il suo gioiello al riparo dalle incursioni di Hotz vanno avanti infatti da tempo con risultati sempre più frustranti. Questo mago dellhackeraggio di appena 20 anni ha riconquistato ora gli onori della cronaca negli Stati Uniti dando alla luce il suo capolavoro. "Si chiama Blackra1n ed è un software in grado di sbloccare un iPhone in appena due minuti: tutto ciò che devono fare gli utenti è infilare il loro cellulare nel pc, lanciare lapplicazione e premere un bottone", scrive con malcelata ammirazione il mensile Wired. In sostanza, lo straordinario successo di Holtz consiste nel riuscire a vanificare lo sforzo della Apple per decidere cosa si può fare con il suo apparecchio e con quali programmi. Una volta "aperto" con la chiave virtuale che Holtz mette a disposizione gratis online, liPhone è in grado di capire e far funzionare anche quelle applicazioni che nelle intenzioni della casa costruttrice dovrebbero essergli vietate. A pagarlo sono infatti le aziende interessate ad entrare anche nel mercato degli utenti iPhone.
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