Crisi delle banche mondiali
Nell'ultimo mese si è molto parlato della crisi che ha investito il mercato finanziario, e nonostante le già pessime performance di alcuni prodotti, la situazione sta leggermenete peggiornado.
A Gioorgi.com abbiamo deciso di attendere prima di pubblicare questo articolo. Difatti, benché molte delle riflessioni qui contenute fossero già maturate a fine settembre, i continui ribassi di borsa e il panico da insolvenza rendevano difficile anche una valutazione "a caldo" della situazione.
Vediamo un elenco dei principali fatti:
Agli inizi di ottobre, viene data la notiza del taglio congiunto del tasso di sconto di mezzo punto percentuale. Questa misura è straordinaria, poiché è stata coordinata dalla maggior parte delle banche mondiali, e perché dà una misura della crisi innescata più di un anno fa dall'insolvenza sui mutui subprime.
Nella seconda settimana di ottobre il fondo arancio ha raggiunto una quotazione di 36 euro, ed è sostanzialmente in caduta libera, nonostante le sue performance non fossero già encomiabili a luglio scorso. Gioorgi viene tempestato di richieste di ricerca che hanno come chiave "criticità ingdirect", segno che nel mercato finanziario ci sono timori intorno alla solvibilità di ING Direct. Aggiornamento: L' 8.5% di ING Direct è stato statalizzato, come si può leggere questa mattina sull'Independent.
Il G4 (Italia, Francia, Germania ed Inghilterra) lunedì 13 ottobre ha deciso di fornire un supporto poderoso alle banche in difficoltà, garantendo la loro solvibilità. Questo ha finalmente portato ad una inversione di tendenza, stimolando la ripresa di fiducia nei mercati.
I giornali di tutto il mondo continuano a parlare di crisi e di recessione, ma nonostante questo, non è il momento di farsi prendere dal panico.
Anzi, agire in modo sconsiderato in questi frangenti può solo peggiorare la situazione. Se i vostri investimenti si stanno deprezzando, resistete alla tentazione di disinvestire, poiché potreste solo perderci nel medio periodo. Se possedete molti soldi investiti (ma per molti soldi intendo più di 100.000 euro...) allora fare una capatina dal vostro promotore finanziario è una mossa saggia, ma qualsiasi cosa decidiate di fare (investire, disinvestire) questo è il momento meno opportuno per farlo!
E' notizie di queste (17 ottobre) ore che il titolo Unicredito ha ripreso quota, grazie ad un acquisto amichevole.
Per avere maggiori informazioni, consultate anche il seguente articolo su miaeconomia, e restate calmi...