Il privilegio di approfondire: gli immigrati

C’è una ragione precisa perché epidemicamente ho sempre considerato Twitter, Facebook e in generale i social il posto sbagliato per esprimere le proprie idee politiche.

Il twitt veloce genera consenso oppure scatena gli haters, gli “odiatori” d’istinto. Un giornalista ha detto venerdì sera che “Approfondire è diventato un privilegio”.

Vediamo di capire perché.

Su Facebook o Twitter  non avete spesso il tempo di approfondire. Potete rispodnere con un like, o sbeffeggiare una frase di poche righe. Non è possibile portare argomenti più complessi

Stirando un po’, Facebook è un contenitore pubblicitario generalista. Un po’ come quelle trasmissioni pomeridiane di Rai2, (Pomeriggio sul due).

Per esempio parliamo di immigrazione. Sorvolando sul fatto che Cesare e Cicerone forse avevano un colore della pelle super ambrato, cioé erano più neri che mai (i “Romani” a cui tanto si ispirava il Duce cento anni fa circa….)….gli immigrati sono una risorsa, anzi una delle poche risorse rimaste in un paese che invecchia, non fa figli e i pochi giovani che ha li sottopaga o li elemosina. Oppure a cui nega anche il contributo cultura.

Ho fatto circa 40 colloqui di “tate” (ne ho cambiate 4) e solo due candidate erano italiane. Per me sarebbe stato impossibile trovare una baby sitter se non avessi potuto colloquiare degli immigrati regolari.

L’immigrazione va gestita in modo congiunto con l’Europa, ma fatto un piano per affrontare frontalmente la questione (perché tra dieci anni non potremo più ignorarla con idee tipo “aiutiamoli a casa loro”).

Nessuno dice la verità, e cioé che è necessario

  1. Un piano a tenaglia che da un lato formalizzi una immigrazione controllata (per es concedendo i visti a chi vuole entrare regolarmente)
  2. Porre in europa la questione, facendosi spalleggiare da Spagna, Francia e Germania e isolando chi non vuole (anziché allearsi con loro, come sembra voler fare Salvini)
  3. Pensare ad una risposta politica che tolga la terra sotto i piedi alla delinquenza, rimuova il concetto di “emergenza” che foragia una classe di affri più o meno legali
  4. Normalizzi e legalizzi realtà sottopagate, come i braccianti immigrati nel mezzogiorno.

Ovviamente realizzare un progetto di guida e integrazione dell’immigrazione in Europa è sfidante, ma noi siamo uno dei paesi che può aspirare a farlo perché:

  1. E’ toccato direttamente dal problema
  2. Ha un ampia esperienza nel supporto umanitario (il nostro esercito si occupa principalmente di azioni di questo tipo, non di bombardamenti con droni…)

Solo che tutto questo richiede una visione alla JFK, un progetto di ampio respiro, non una foto di uno in posa che dice “Non passa lo straniero”, tranne poi rimangiarsi tutto quando non ci sar forza lavoro per fare nulla in questo paese.

Infine un pensiero sui diversamente italiani….

https://www.ilpost.it/gianlucabriguglia/2018/06/19/stronzi-che-non-lo-erano/