Un mese pieno di sorprese

Benché la TV sia dorminete, ed i talk show siano sparti, Luglio si preannuncia un mese caldo dal punto di vista politico.

In pochi giorni….

…sapevo che non dovevo perdere di vista il mondo mentre giocavo a StarCraft2….

E così Silvio, aver accarezzato l’idea di diventare  Presidente della Republica (ricordate un lapsus di un mese e mezzo fa fatto da Alfano?) ha dovuto constatare che

“Torno in pista per salvare il Pdl. Alle elezioni politiche del 2008 abbiamo preso il 38%. Se alle prossime dovessimo scendere per assurdo all’8%, che senso avrebbero avuto 18 anni di impegno politico?”

Questa mossa ovviamente polverizza l’esigenza di primarie (se hai SuperMan, a che ti serve una prova di forza?….) e trasforma la destra italiana in una barzelletta indifendibile. Difatti il Brelusca è nato nel 1936, per cui ha circa 76 anni. Certo è un giovincello rispetto a Giulio Andreotti (classe 1919) o a mio nonno (che ne ha 95).

La reazione è stata di tale gioia che Moody’s ci ha declassato quasi subito (con un solo giorno di ritardo!).

Difatti l‘ultima volta che silvio ha detto “

Ghe pensi mi” (metà 2010) ci siamo trovati,  in piena crisi a metà del 2011…per cui è normale che questa ridiscesa in campo suoni più

come una maledizione che una buona novella.

Monti è completamente scollato dalla realtà politica degli elettori (cioé non è stato eletto da nessuno), e anche noi abbiamo diversi dubbi sul suo operato. Ma nondimento, tra super Silvio (che dovrà rinunciare alle scosciate Minetti & belle Carfagne) ed un glaciale Monti, noi continuiamo a preferire quest’ultimo, che vi ricordo, ha piegato Microsoft quando era un semplice funzionario UE.

Nonostante questo, ritengo che ci troviamo nel mezzo di una guerra di tipo “economico”; Moody’s fa parte ovviamente della fazione che strizza l’occhio agli speculatori, avendo aiutato Lehman brothers, una  banca piena di titoli tossici. Le vittime sono paesi come la Grecia, la Spagna, il Portogallo o l’Irlanda.

L’Italia non ha bisogno dei rating, può sopravvivere anche senza tutto questo, ma l’impoverimento che subiremmo ci farebbe tornare indietro di trent’anni.

E uno dei nostri migliori imprenditori, non si arrende al fatto che come innovatore, ha fallito, forse per sfortuna, forse per evidente incapacità, forse per troppi festini, quasi certamenteper persone come Tremonti…