Ci sarà un altro C/64?

Ho posseduto sia un Vic20 ed un C/64, come molti della mia generazione, credo.
Il Commore 64 è stato un micro computer commercializzato tra il 1982 e il 1994, dalla Commodore Business Machine (CBM). Il vero salto di qualità con il C/64 me lo fece fare un rivista scovata in un Autogril, chiamata Commodore Computer Club, che parlava praticamente solo del C/64 e aveva una forte connotazione “social”, nel senso che la rubrica della posta era inizialmente molto grande.

In totale sono stati venduti nel mondo oltre 12 milioni di C/64, anche se il CEO Jack Tramiel sostiene che fossero 17 :)

Il suo successo fu tale che la CBM fallì prima di dismetterlo (la data prevista di dismissione era il 1995, ma la CBM andò in bancarotta un anno prima):

Despite a few attempts by Commodore to discontinue the C64 in favor of other, higher priced machines, constant demand made its discontinuation a hard task. By 1988, Commodore was selling 1.5 million C64s worldwide.[19] Although demand for the C64 dropped off in the US by 1990, it continued to be popular in the UK and other European countries. […]Although Commodore had planned to discontinue the C64 by 1995, the company filed for bankruptcy a month later, in April 1994.

come riportato da  Wikipedia

Si riporta che nel momento di massimo successo, i pezzi venduti all’anno erano due milioni, cioé  oltre 5400  al giorno:

For a substantial period of time (1983–1986), the C64 dominated the market with between 30% and 40% share and 2 million units sold per year,[7] outselling the IBM PC clonesApple Inc. computers, and Atari 8-bit family computers.

 

Il successo del C/64 sta in diversi fattori:

  • Grazie al crollo del costo delle RAM, benché avesse 64Kb, costava appena 135$ produrlo, mentre fu prezzato intorno a 600$ alla data di uscita [1].
  • Il chipset era molto valido per l’epoca. Il chip 6510 era una evoluzione del 6502 del Vic20, e disponeva della possibilità di fare bank switching (vedremo poi cosa implichi).
  • Il chip grafico, il VIC-II era una evoluzione del chip del Vic20 e disponeva di due modalità grafiche e della possibilità di gestire fino a 8 Sprite, oggetti animati che si potevano muovere in modo indipendente. Gli sprite funzionavano in ogni modalità video, permettendo per esempio di fare giochi basati sulla riprogrammazione del charset. C’era anche la possibilità di rilevare collisioni tra sprite.
  • Il chip sonoro, il SID, era un vero e proprio sintetizzatore, con tre canali in grado di generare musica di alto livello, per i tempi.
  • Il Commodore Basic V2, era stato adattato in modo da avere una precisione maggiore sui numeri in virgola mobile, poiché usava 4 byte per la mantissa. Questo ne faceva un’ottimo calcolatore rispetto ai suoi concorrenti

Per cui out of the box il C/64 era una game machine, se non fosse che l’enorme quantitativo di RAM (per i tempi) lo rendeva anche un “general purpose” microcomputer, in cui la vendita di videogame contribuì alla diffusione ed all’abbattimento dei costi.
Il BASIC V2 era parecchio limitato, e bisognava programmare il C/64 con sventagliate di accessi a memoria per usare le feature hardware (PEEK&POKE nel gergo).

Bank Switching

Dal punto di vista elettrico, il C/64 aveva un Kernel di 8KB e un Basic di circa 8KB. Questi erano mappati nello spazio di indirizzamento a 16bit. La conseguenza era che per i programmi basic restavano circa 32KB disponibili, tolti altri banchi per la gestione del software, e qualche altra idiosincrasia sulla gestione della memoria.

Nei microcomputer dell’epoca questo era tipico, e difatti anche lo Spectrum aveva 48Kb di RAM, ed il resto per la ROM, DMA ecc

La memoria non usata dal programma veniva poi impiegata per la gestione dinamica delle stringhe (garbage collection!) , in pratica era lo “heap” della macchina.

Un aspetto geniale era che era possibile “disattivare” selettivamente il Kernel o il Basic, sostituendo ad essi la porzione di RAM sottostante.

Questo consentiva di sviluppare giochi che potevano sfruttare fino a 56Kb di ram, poiché di solito il kernel di 8Kb non veniva disattivato, visto che gestiva l’I/O, oltre a compiti di base.
Tra i punti deboli del C/64 c’era la periferica disco, che costava quasi quanto il C/64 stesso ed era piuttosto lenta con il software standard, tanto che il Geos64 (un sistema operativo grafico) era fornito con un “turbo disk loader” di serie.
Il floppy disk del C/64 era di fatto un secondo computer con 2Kb di RAM, ed un processore 6502 che coordinava le attività di lettura e trasmissioni dati.

Chip & Features

Il 6502 gode ancora di un certa nomea, tanto che qualcuno ha sviluppato un coprocessore che estende le sue funzionalità in modo originale, consentedogli di indirizzare per esempio fino a 16MB di RAM!
Per compilare in linguaggio macchina, il progetto cc65 vi consente di compilare in C e creare eseguibili per tutti i vostri piccoli Commodore di casa!

Conclusioni

Il c/64 è stato e forse rimarrà il micro computer più venduto al mondo. Forse solo l’iPod ha superato questo primato in un periodo di tempo inferiore, e con un’altra cultura di massa.

 

Note

  1. Sempre da Wikipedia:
    The C64 made an impressive debut at the January 1982 Winter Consumer Electronics Show, as recalled by Production Engineer David A. Ziembicki: “All we saw at our booth were Ataripeople with their mouths dropping open, saying, ‘How can you do that for $595?'” The answer, as it turned out, was vertical integration; thanks to Commodore’s ownership of MOS Technology‘s semiconductor fabrication facilities, each C64 had an estimated production cost of only US$135.

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