yes, we can’t

L’esito dello scrutinio evidenzia che è netto il vantaggio del centrodestra sia alla Camera che al Senato.

La coalizione guidata da Silvio Berlusconi ha vinto con buon margine le elezioni.

Bearzot disse [1] una volta: “Ecco, la sconfitta va vissuta come una pedana di lancio: è così nella vita di tutti i giorni, come deve essere nello sport.”

Gli errori politici in Italia si pagano raramente.

E’ però doveroso iniziare a chiedersi se non sia necessario azzerare tutto lo stato maggiore dei partiti che hanno perso, e dare spazio a giovani trentenni, in grado di attuare una opposizione fresca e innovativa.

La cosa che mi preoccupa è che i vincitori di oggi sono persone vicinissime ai poteri forti, che strizzano l’occhio alla mafia in qualche caso, e pericolosamente incapaci di dare risposte alle sfide e alla crisi economica che l’Italia vivrà nel prossimo anno.

L’aspetto più significativo è la scomparsa di alcuni partiti tra cui quello socialista e la frangia comunista, che avevano sicuramente contribuito a creare instabilità nel passato governo prodi.

Yes, we can’t do it today, we will do it tomorrow.
Do not worry, we will come back.

[1]

Il romanzo del Vecio. Enzo Bearzot, una vita in contropiede di Gigi Garanzini

Edizioni Baldini & Castoldi

One thought on “yes, we can’t

Comments are closed.